CIVITAVECCHIA – Il sindaco Moscherini azzera la giunta per ricomporla secondo i livelli di fedeltà (dei resti) dei partiti che compongono la maggioranza. Non in base alle competenze e agli indirizzi programmatici e progettuali. Infine aggiunge che nella nuova giunta sarà presente la componente femminile. Cioè una sola donna; sicuramente più unica che rara. Considerata l’enfasi dell’annuncio, mostrato come assoluta verità e sicura conquista, va constatato che sin qui – dopo cinque anni di attività – l’aspetto della presenza femminile ai vertici politici/amministrativi del Comune non è stato mai considerato. E’ evidente che si tratta dell’ennesima forma di mercificazione dei rapporti politici, concetto così tanto esasperato nelle pratiche moscheriniane sino a contaminare anche i rapporti di genere. Si tratta, senza dubbio alcuno, di una bassa utilizzazione del problema della presenza femminile nella politica e nei posti di direzione e di una sua volgare mistificazione. La trattativa così svolta e finalizzata a recuperare brandelli di consenso con chiunque e da qualunque parte essi provengano rappresenta non un riconoscimento avvenuto a seguito di una maturazione delle coscienze ma un ulteriore atto di umiliazione delle donne, in questo modo utilizzate e mercificate. Perché una sola donna e non il 30% di componente femminile ormai consueta nelle prassi istituzionali e prevista dalla mozione recentemente approvata in Consiglio Comunale (votata anche dal sindaco)? Non aspettiamo risposte che – evidentemente – non arriverebbero mai.
Marietta Tidei – Consigliere comunale Pd