“Perché Moscherini non può più essere sostenuto”

mario fiorentiniCIVITAVECCHIA – Gradisco chiarire ad amici, concittadini ed elettori  che nel gioco delle parti politiche non v’è nulla da scandalizzarsi quantomeno da stupirsi della carrellata di distinguo ” No grazie” inanellati da Moscherini.
Gli storici compagni di viaggio delle “larghe Intese Moscheriniane” dignitosamente si ravvedono  come il consigliere Provinciale e Comunale Balloni insieme all’ex assessore Campidonico Polo Civico, dall’ex vice sindaco Zappacosta e l’ex assessore Maruccio di Città Nuove, dal consigliere Alessio Gatti della Rete dei Cittadini, dall’ex Assessore Chiara Guidoni, dai Riformisti, fedelissimi che hanno ritenuto opportuno dare il benservito al Sindaco Moscherini.
Meglio tardi che mai!!!!!! Non è mia intenzione offendere nessuno ma, gli atteggiamenti e i comportamenti instabili, nel metodo, nella forma ma soprattutto nella sostanza d’attuazione di programmi, sono il frutto della deludente esperienza politico amministrativa del  sindaco Moscherini lontana anni luce dai cittadini e dalle loro reali esigenze.
Causa di scelte politiche caratterizzate da metodi “autoritari”, con questa Amministrazione, non è stato facile portare avanti battaglie a favore della collettività, e per questi motivi che spesso mi ha condotto ad assumere una posizione critica verso gli Organi di Governo a tal punto che, noi della Democrazia Cristiana per le Autonomie, dal 2009, siamo stati estromessi dalla Giunta  e spinti fuori dalla maggioranza.
C’è bisogno di rispetto del ruolo delle Istituzioni al centro dell’azione politica, affinché, l’assunzione di responsabilità, serva a garantire i diritti di tutti e non la mera gestione del potere fine a se stesso.
E’ un modo diverso di fare politica, come diverse sono le concezioni che ha sul significato di democrazia, etica, morale, dignità, rispetto, confronto, partecipazione e ricerca delle soluzioni migliori per i bisogni reali dei cittadini, valori imprescindibili e, a mio avviso, necessari per la politica e per le istituzioni nei rapporti con i cittadini elettori.
Con rammarico ho avvertito lo scomodo di essere stato, impropriamente, defenestrato dalla maggioranza, laddove invece il popolo nel 2007 mi aveva eletto come rappresentante.
Grazie a Dio non vivo di politica e questo mi permette di essere un uomo libero e quindi, per volontà ho ritenuto giusto assumere una posizione equilibrata fino al termine del mandato, nell’ottemperanza del programma elettorale e per rispetto degli elettori ho rassegnato immediatamente, le dimissioni dall’incarico di Presidente della Commissione Sviluppo e da delegato del Sindaco, per essere ulteriormente svincolato da eventuali etichette politiche d’appartenenza.
Carissimi amici e concittadini,una storia avvilente che giorno dopo giorno si è degradata sempre più per la mancanza del sindaco della “capacità di modularsi nel confronto e soprattutto nella condivisione” che ha lasciato spazio invece ai suoi adepti con ruoli ambigui di occupare incarichi di rilevanza interna ed esterna all’Amministrazione con dinamiche non più tollerabili di quel che resta della politica civitavecchiese”.
Pur rispettando idee ed opinioni degli altri, la nostra città si trova in una situazione particolarmente complessa e difficile, e per risollevarsi, quindi, necessita una condizione diversa dal sostegno della candidatura Gianni Moscherini.

Mario Fiorentini –  Consigliere comunale Democrazia Cristiana per le Autonomie