Pedrini: “Ecco cosa diceva nel 2001 Tidei sul carbone”

TVNCIVITAVECCHIA – “Tidei è sempre stato favorevole al carbone, fin dal 2001”. Lo afferma perentorio il Segretario federale della Fiamma Tricolore Gabriele Pedrini il quale ricorda l’interpellanza n° 2/00037 del 24 luglio 2001 con cui il Pietro Tidei, neoeletto in Parlamento della lista dell’Ulivo, chiese chiarimenti al Governo circa la riconversione a carbone di Tvn, sostenendo il progetto dell’Enel.
“Per l’esattezza – afferma Pedrini – nella Replica del Sig.Tidei alla Risposta del Governo, si può leggere: ‘…Allora, noi chiediamo che il Governo intervenga fortissimamente sull’Enel e su Intepowor affinché rispettino i programmi. La trasformazione della centrale da olio combustibile a carbone rappresenta un vantaggio sotto il profilo economico, ma allo stesso tempo migliora le condizioni ambientali di quel sito (anche se apparentemente non sembra, ma così é con le centrali di nuova generazione)……tener presente la difesa dell’ambiente, l’occupazione e lo sviluppo significa  contemporaneamente tutelare anche gli interessi che non sono di una società che va verso la privatizzazione, ma di un’azienda di cui il Tesoro ha ancora in mano l’intero pacchetto azionario’. Alla luce di queste affermazioni – prosegue l’esponente della Fiamma – contenute nella citata Interpellanza, il cui testo é disponibile anche su Internet, tutta la vicenda Enel sembra assumere connotazioni nuove e forse più inquietanti. Il Sig. Tidei lasciò l’incarico di sindaco di Civitavecchia proprio in virtù della sua nomina a Deputato, e le redini del Pincio passarono nelle mani del Sig. De Sio  il quale, dopo aver strombazzato in maniera plateale nel corso della sua campagna elettorale il suo rifiuto alla conversione a carbone di Tvn, negoziò, con la complicità di un nutrito manipolo di assessori e consiglieri, la conversione a carbone del complesso di Tvn”.
“A distanza di anni – la sua conclusione – ancora si ignora il motivo di tale negoziazione e crediamo che resterà per sempre un mistero ufficialmente insoluto per ovvii motivi. Resta il fatto che questo nuovo tassello che si aggiunge alla vicenda se da un lato apre la via a possibili nuove e più inquietanti interpretazioni, dall’altro sembra gettare una luce poco lusinghiera su un personaggio che si vanta di aver lavorato per Civitavecchia e nell’esclusivo interesse dei suoi abitanti e che si ripresenta, oggi, agli elettori come unica e valida via per evitare un deleterio ‘ritorno al passato’  definendosi, nel contempo, come sicura ipoteca per un concreto futuro socio-economico della città”.