PD: “La delibera anti-movida al Pirgo è illegittima”

CIVITAVECCHIA – La delibera anti-movida al Pirgo è illegittima. Lo sostiene il Partito Democratico secondo cui l’atto emesso dal Sindaco Ernesto Tedesco risulta giuridicamente infondato, ragion per cui sembrerebbe profilarsi “un grave vizio di illegittimità”.

“Sia chiaro: – si legge in una nota del circolo Pd – le esigenze di contenimento del transito pedonale sono perfettamente comprensibili, su questo abbiamo del resto più volte richiamato l’attenzione dell’amministrazione Tedesco (attenzione tardiva, a giudicare dalle foto dello scorso fine settimana, ma meglio tardi che mai); ma la forma ed il modo scelti dal sindaco sembrano giuridicamente infondati e, del pari, un accanimento nei confronti degli esercenti di quell’area. In breve: le funzioni di pubblica sicurezza, come è noto, sono funzioni demandate alle Pubbliche Autorità; il nostro Ordinamento giuridico prescrive nel modo più chiaro che le funzioni relative ad ordine e sicurezza pubblici non possano essere svolte da privati cittadini che peraltro, a causa dell’ordinanza emessa, a loro volta si vedono costretti a conferire l’incarico di gestire l’ordine pubblico ad altri soggetti privati; e se qualcuno dubitasse che l’attribuzione di oneri e funzioni esclusivamente pubblici a privati cittadini, da parte di un sindaco, violi il principio di legalità?; ebbene quel dubbio andrebbe preso sul serio. Del resto: se per caso qualcuno (ad oggi non meglio specificato né specificabile) ricevesse un insulto o peggio fosse aggredito, mentre svolge funzioni di ordine pubblico senza alcun titolo reale per esercitarle, saremmo di fronte ad una aggressione ad un pubblico ufficiale oppure no? E se vi fossero danni a persone e/o a cose, in quell’area, la responsabilità sarebbe in capo alle istituzioni o ai privati cittadini?”

“Intendiamoci – prosegue la nota – : non si sta parlando delle aree di pertinenza delle attività o delle aree in concessione, si sta parlando della pubblica via. E poi: perché chiedere, anzi imporre, ad esercenti che sono stati chiusi dei mesi, a dover pagare una vigilanza privata, oltre alle tasse e ai mancati introiti, per poter esercitare quello che è un loro diritto? Non comprendiamo dove si voglia arrivare così; certamente costringere esercenti già provati da numerose difficoltà a fare ‘gli sceriffi’ o ad assoldare dei privati per svolgere funzioni pubbliche, non ci pare una scelta ragionevole né rispettosa della città. Alcuni locali, per l’appunto, hanno ricevuto oggi diverse migliaia di euro di multa per regole su cui regna assoluta confusione. Ci chiediamo come pagheranno vista la recentissima riapertura”.

“Che il Sindaco si comporti da tale – conclude la nota del Partito Democratico – esercitando la funzione per la quale è stato votato, ponendo dunque attenzione a non creare pericolosi precedenti o potenziali abnormità giuridiche facilmente impugnabili dagli interessati, adottando viceversa una gestione diretta ed oculata della sicurezza in quella zona”.