“Pd in evidente stato confusionale”

CIVITAVECCHIA – Dopo l’adesione del gruppo consiliare del PD al ricorso contro se stessi, perché contro l’autorizzazione AIA della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord rilasciata con parere favorevole anche dell’ex sindaco Pietro Tidei, sbalordiscono le dichiarazioni dell’esponente dello stesso partito, Fabio Angeloni, che hanno il sapore dell’ennesimo dietrofront in una vicenda che sembra non avere mai fine.
Si ritorna infatti alla posizione originaria in base alla quale tale autorizzazione sarebbe migliorativa per la salute dei cittadini.
L’argomentazione principale alla base di tali affermazioni è che l’Enel avrebbe bruciato 300 mila tonnellate di carbone in meno rispetto all’anno precedente, ma, anche ammesso che sia vero, questo non toglie nulla al fatto che Enel sia stata autorizzata a bruciare 900mila tonnellate in più. Infatti, se per motivi che non ci è dato di sapere Enel abbia deciso di non sfruttare a pieno questa opportunità che gli è stata data, nulla gli impedisce di poterlo fare negli anni a venire. E comunque 300 mila tonnellate in meno rispetto al 2012 significa sempre tante tonnellate in più rispetto a quanto autorizzato prima dell’ultima AIA, perché in quell’anno il consumo di carbone sforava di parecchie centinaia di migliaia di tonnellate in deroga alla prima autorizzazione.
Ad ogni modo bisogna ammettere che è vero, come sostiene Angeloni, che Tidei si disse concorde con le argomentazioni delle Associazioni ambientaliste, ma unicamente in merito agli effetti prodotti dall’inquinamento sulla salute dei cittadini, salvo poi prescrivere una ricetta del tutto inutile e a dir poco ridicola per porvi rimedio: l’imposizione di ridurre l’emissione massima delle polveri da 180 a 160 tonnellate l’anno, per un impianto che di norma non supera le 60-70 tonnellate l’anno.
Una prescrizione insomma del tutto indolore per Enel, che invece poté brindare, fra le proteste dei comitati ambientalisti e di tanti cittadini snobbate da Tidei, alla concessione di bruciare il 25% di carbone in più e di tenere accesa la centrale il 25% di ore in più rispetto a quanto previsto dalla valutazione di impatto ambientale del 2003.
A questo punto non rimane che da chiedersi perché mai gli stessi compagni di partito di Angeloni ritengano che quest’autorizzazione così rispettosa dell’ambiente debba essere annullata. L’unica risposta che mi sovviene è che tali contraddizioni maturino nelle tare di un partito allo sbando, diviso e confuso, tanto a livello nazionale quanto e ancor più a livello locale, come dimostra il comunicato stampa diramato nei giorni scorsi da Link Democratico sul “congresso delle beffe”.
In ogni caso noi dell’Amministrazione Comunale auspichiamo che l’attuale autorizzazione venga annullata ed in perfetta sintonia con il nostro programma chiederemo il riesame dell’AIA.

Dario Menditto – Consigliere Comunale M5S