PaP: “Non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità era il problema”

CIVITAVECCHIA – Da Potere al Popolo Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Bene la manifestazione di oggi, ma non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità era il problema.
Questa mattina un’attivista della nostra assemblea territoriale, operatrice portuale, è intervenuta all’interno dell’iniziativa cittadina Ri-port-iamo il commercio.
Con il suo intervento si è provato a dar voce ai senza voce: guide, accompagnatori, operatori check-in di imbarco e sbarco Lavoratrici (soprattutto) e lavoratori, che pagano le tasse e versano i contributi regolarmente. Questi operatori dell’indotto croceristico si trovano attualmente senza lavoro, senza reddito, e alcuni di loro si trovano addirittura nella condizione di non poter accedere agli ammortizzatori sociali (che risultano comunque insufficienti).
Durante l’iniziativa hanno preso parola rappresentanti degli operatori portuali e commercianti, seguiti da molti rappresentanti istituzionali, alcuni dei quali appartenenti a forze politiche che operano da sempre per attaccare i diritti dei lavoratori e smantellare cinicamente lo stato sociale. Prendiamo atto della loro folgorazione e staremo a vedere quanto saranno coerenti coi loro odierni proclami.
Si è parlato di azioni per far ripartire presto il turismo, ma il punto, secondo noi, non è solo ripartire, bensì ripartire in un modo DIVERSO, perché quello di prima, lo stiamo vedendo, non andava bene ed ha generato i problemi che il Covid-19 ha solo acuito.
Il sistema ‘di prima’ non rispettava i lavoratori, che sono persone, prima che forza lavoro. Il sistema di prima faceva finta che sarebbe andato sempre tutto bene, o comunque non se ne preoccupava.
Non è accettabile far funzionare un intero comparto senza tutele per eventuali mancanze di lavoro. Non si tratta di un paio di lavoratori assunti stagionalmente, senza sapere se se ne avrà bisogno in seguito. Si tratta, invece, di centinaia di lavoratori che VIVONO di questo lavoro e che non si possono da un giorno all’altro trovare senza una fonte di reddito e senza ammortizzatori sociali. Chi li difende? Chi lotta per i loro diritti?
La pandemia e le sue conseguenze hanno fatto luce su un sistema che è sempre stato precario. Ora è il momento di trasformarlo radicalmente, con la collaborazione di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici”.

Potere al Popolo – Civitavecchia