Nunzi: “Senza certezze le aziende del commercio e del turismo sono votate al fallimento”

CIVITAVECCHIA – Ennesimo grido d’allarme da parte di Tullio Nunzi sul futuro del commercio cittadino ancora soffocato dalla crisi economica prodotta dalla pandemia Covid.

“In una indagine avviata da Confcommercio sull’esito della pandemia – spiega l’esponente del movimento civico Meno poltrone più panchine una parte consistente dei commercianti ha evidenziato come si stia vivendo non tanto una semplice crisi, quanto una vera rivoluzione, con un cambio di paradigma del mercato, con nuovi assetti e nuovi attori. Per alcuni settori, infatti, non ci troviamo davanti ad una semplice crisi, come quella del 2008, finita la quale, nonostante morti e feriti tra le aziende e i lavoratori, poi si è ripreso un andamento di normalità, ma invece dopo due anni ci si trova davanti ad un futuro, ancora pieno di dubbi e problematiche. Settori quali il turismo, la ristorazione, abbigliamento, cultura e sport, non vedono ancora una soluzione a problemi rilevanti. E’ sufficiente vedere l’andamento del crocierismo a Civitavecchia. Solo ora si comprende quanto fosse importante a livello economico e come fosse trasversale; sono infatti in sofferenza non solo crociere, commercio e servizi, ma tutto il sistema dei trasporti, taxi, agenzie marittime, guide. Certo non si tratta di una rivoluzione del sistema produttivo, ma di una crisi rivoluzionaria in particolare per alcuni settori, che sono determinanti per il pil di Civitavecchia e per l’occupazione di una città in totale affanno”.

“A tutti i livelli istituzionali – conclude Nunzi – comune compreso, bisogna intervenire per salvaguardare una fetta importante di un sistema economico primario per occupazione, di comparti maggiormente colpiti rispetto ad altri settori, ponendo tutta l’attenzione per non penalizzarli ulteriormente; si rischia di togliere vigore ad una ripresa, si rischia di vedere sparire aziende che hanno dato identità ad un centro storico a rischio deserificazione; c’è bisogno di progetti di rilancio e di certezze. Senza certezze le aziende del commercio e del turismo sono votate al fallimento”.