Nunzi: “Porto e terziario lentamente si avviano verso una difficile ripresa ma servono collaborazioni istituzionali”

CIVITAVECCHIA – Da Tullio Nunzi, del movimento civico “Meno poltrone più panchine”, riceviamo e pubblichiamo:

“Gli elementi portanti dell’economia locale, porto e terziario, lentamente si avviano verso una difficile ripresa.
Un periodo di crisi devastante, da cui si tenta di uscirne tra difficoltà e nonostante ritardi incomprensibili, vedi ad esempio il blocco della trasversale.
Si punta tutto sul Pnrr e sui progetti presentati alla conferenza stato regioni città.
Non bisogna dimenticare, in una logica di strategia economica di lungo respiro che nel 2025 ci sarà il prossimo giubileo, e nel 2030 l’ipotesi ,si spera concreta ,di un Expo a Roma.
Possono sembrare tempi lontani, ma hanno bisogno di una progettazione e programmazione lunga da parte dei territori.
In questo ,se esiste un porto estremamente attento, non mi sembra che altrettanta attenzione ci sia da parte della città e della sua amministrazione, affaccendata in problemi che di strategico non hanno granché, anzi limitati alla sopravvivenza individuale e con scarsa visione al futuro.
Sarebbe necessaria una spinta propulsiva, progettuale, per i prossimi dieci anni, ma sembra che nell‘amministrazione e debbo dire anche gran parte dei corpi intermedi (salvo alcune rare eccezioni) abbiano a cuore, o abbiano una capacità progettuale che vada oltre il contingente.
Il non riuscire nemmeno a chiudere un consiglio comunale, da la sensazione di un “impantanamento” che rischia di impedire un recupero dello sviluppo.
Se non si riesce a chiudere un problema come quello del mercato, dopo dieci anni circa, come si può pensare di fare di questa città e del suo porto una delle porte di ingresso, per manifestazioni di impatto mondiale che potrebbero vederci, città imprese, territori, finalmente protagonisti?
Strategia, competenze, partecipazione dal basso, collegialità.
Collaborazioni istituzionali, sarebbero necessarie e l’amministrazione dovrebbe essere parte proponente, coinvolgente, capofila di un territorio che cerca di uscire da una crisi devastante”.

Tullio Nunzi – Meno poltrone più panchine