“Non costruite quel palazzo”

camento cantiereCIVITAVECCHIA – “Non ripetiamo una nuova via Adige”. Questo l’appello dell’ex Consigliere comunale Vittorio Petrelli che ha inoltrato quest’oggi una lettera alla Regione Lazio, nella persona della Governatrice Polverini e dell’Assessoe all’Urbanistica Ciocchetti, affinché venga stoppata l’edificazione di una nuova palazzina in via Paolo Antonini. La richiesta di costruire risale al 2009 , quando l’allora Dirigente del Comune, Arch. Massimo Piacentini, non rilasciò il permesso alla società edificatrice. La proprietà si sentì tuttavia danneggiata e ricorse alla procedura del Commissario ad acta, chiedendo ovvero alla Regione di nominare un tecnico che, esaminato il caso, decidesse se rilasciare o meno il permesso a costruire. Permesso che il Commissario ha rilasciato infine lo scorso 5 luglio per un palazzo di sei piani, per complessivi 1492 mq, più alcuni locali tecnici, ritenendolo comunque in sintonia con il Piano regolatore.
Facendosi portavoce delle preoccupazioni dei residenti, intimoriti soprattutto per il precario equilibrio urbanistico della zona (strada stretta e palazzine confinanti a breve distanza l’una dall’altra) lo scorso 17 luglio ha diffidato il Commissario ad acta a procedere, dichiarando l’illegittimità del permesso da lui rilasciato. Ma, nonostante siano trascorsi i 30 giorni di legge entro i quali il Commissario deve accogliere o respingere la diffida di Petrelli, nessuna risposta è giunta all’ex Consigliere, che ha deciso dunque di rivolgersi direttamente alla Polverini e a Ciocchetti, ai quali espone tutte le sue perplessità, e le criticità, sull’opera in questione.
In particolare secondo Petrelli risulterebbe illegittimo, nella particelle dichiarate di proprietà della ditta costruttrice, l’inserimento della n. 320 “che, contrariamente a quanto dichiarato, ha una diversa proprietà e sulla quale la proprietaria vanta solo un diritto di passaggio”. A ciò, per l’esponente dell’Idv, si aggiunge il fatto che “l’intervento proposto edvittorio petrelli autorizzato dal Commissario ad acta è previsto per una zona mai stata regolamentata prima da alcun Piano attuativo; inoltre, non è mai stato applicato il decreto sugli standard urbanistici 1444/68. La viabilità interna del comparto è assicurata da una strada molto stretta, a senso unico, sulla quale insistono residenze di uno/due piani; ai confini del comparto, vi sono palazzi con più piani, serviti da strade leggermente più larghe. Va inoltre precisato che con la Variante n. 5 di PRG approvata con delibera di G.R. 5874 del 13 dicembre ’77 Variante del nucleo centrale adeguamento standard, la stessa Regione confermava quanto già dichiarato dal Comune: ‘le densità originariamente previste dal PRG, sono, per la quasi totalità delle zone, ampiamente superate nello stato di fatto …’. Da allora – aggiunge – sono state realizzate molte nuove edificazioni mentre gli spazi pubblici (verde e parcheggi) sono rimasti gli stessi”.
Petrelli ammonisce quindi la Polverini e Ciocchetti: “Che non si ripeta il caso recente di Via Adige in cui la Regione ha dichiarato l’eccesso di volumetria come in questo caso dopo che il palazzo è stato costruito”.