CIVITAVECCHIA – La Regione Lazio ha nominato l’ing. Bruno Placidi commissario ad acta per il passaggio del servizio idrico cittadino ad Acea Ato2. E la nomina è motivo di immediato e nuovo attacco politico dell’ex Sindaco Pietro Tidei al partito di Sinistra Ecologia e Libertà.
“Questa è la dimostrazione più lampante dell’inconsistenza delle motivazioni politiche che hanno spinto Sinistra Ecologia e Libertà a staccare la spina all’amministrazione di Centrosinistra – commenta Tidei – Quando Enrico Luciani andava ad incontrare l’Assessore Refrigeri e garantiva che ‘la Regione Lazio sta lavorando ad una Legge che va nella direzione della ripubblicizzazione del servizio idrico’, accusando velatamente il Partito Democratico e l’allora sindaco Tidei di mentire, lasciando immaginare una sorta di malafede, mentiva sapendo di mentire e il Pd diceva la verità.Abbiamo sempre sostenuto che quel passaggio, dopo due sentenze del Tar e del Consiglio di Stato fosse una strada obbligata, soprattutto dopo la delibera della Giunta regionale, votata anche da Smeriglio di Sel, che prevedeva di nominare un commissario. Di chi era la malafede e di chi erano le bugie? Ora che la Regione ha nominato il Commissario che porterà, come ovvio, al passaggio del servizio idrico ad Acea Ato2 ci vogliono ancora raccontare che l’amministrazione di centrosinistra è caduta per una oltranzistica coerenza?. Non sarebbe meglio, finalmente, gettare la maschera ed assumersi una buona volta tutte le proprie responsabilità? Responsabilità che vanno dall’insipienza sulla questione dell’acqua pubblica, questione affrontata con sfacciata demagogia e ignoranza totale, all’assenza totale dall’azione amministrativa, se non per renderla un autentico Vietnam (sempre e solo sui giornali), fino al tradimento del mandato elettorale con tanto di delega all’ex sindaco Moscherini alla consegna delle firme. I cittadini – conclude l’ex primo cittadino – hanno capito le motivazioni reali e crediamo a questo punto anche molti elettori di Sel. Aspettiamo, poco fiduciosi, un atto di sincerità”.
Non si fa attendere ovviamente la replica di Sel, che certifica una rottura ormai insanabile con Tidei. “L’ex sindaco ormai farnetica. Segno inequivocabile di disperazione, effetto finale della batosta ricevuta dalla maggioranza della sua stessa coalizione – la risposta della Segreteria – Da parte nostra la constatazione di aver commesso un solo madornale errore: quello di non averlo mandato a casa prima. Tutte le azioni di Tidei infatti, non solo quelle riguardanti l’argomento Acea, avrebbero dovuto consigliarci di staccare la spina molto tempo prima, cosa non fatta unicamente per senso di responsabilità verso l’elettorato nel tentativo di riallineare la sua azione per il rispetto del programma della coalizione di centro sinistra. Sul servizio idrico in particolare, ricordiamo come l’ex Sindaco Tidei, appena insediato già prendeva accordi con Acea: se, al contrario, avesse subito proceduto alla realizzazione dell’Azienda Speciale pubblica, ora il Commissario non poteva fare altro che prendere atto della volontà sovrana dell’amministrazione e ratificarla. Ma il suo atteggiamento arrogante e ostracista, reiterato per un anno e mezzo e tutto teso a prendere tempo per favorire il passaggio ad Acea per via giudiziaria, ha fatto il gioco dei privatizzatori dell’acqua, in spregio anche della volontà del suo stesso Partito, dichiaratosi sempre per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Nell’intervento di Tidei rileviamo inoltre una sorta di soddisfazione per la nomina del Commissario (che per la verità traspare evidente), un compiacimento quanto mai inopportuno, considerato che il ministro Orlando, del suo stesso partito, nel frattempo propone disegni di legge volti alla ripubblicizzazione secondo i dettami del referendum popolare”.
“Non esulti comunque ‘Tidei il privatizzatore’ – concludono da Sel – la battaglia è appena cominciata: la nomina del Commissario era una atto dovuto, ce la aspettavamo e, a questo punto, diciamo ancora di più. E’ la logica conseguenza della delibera precedente, approvata anche con il voto di Smeriglio solo per mantenere l’esercizio dei poteri sostitutivi in capo alla Regione, perché altrimenti gli stessi sarebbero transitati per Legge allo Stato, con il conseguente rischio, per la nostra Città, di inapplicabilità della legge regionale in approvazione. Una mossa strategica dunque, confermata anche da Refrigeri, il quale già nell’incontro da noi avuto con lo stesso, ci aveva preannunciato della prossima individuazione del nominativo del commissario. Ma tale nomina non cambia né la sostanza né gli obiettivi di lotta, anche perché il Commissario prima di fare atti risolutivi deve effettuare una ricognizione profonda delle reti e degli impianti, ovverosia una sorta di stato di acquisizione, che richiede tempi lunghi: nel frattempo sarà varata la legge regionale, avremo rivinto le elezioni, (finalmente senza Tidei), e ribadito la volontà di mantenere l’acqua pubblica”. (foto di Simone Cervarelli)