“Noi stiamo con la Presidente Riccetti”

CIVITAVECCHIA – Il faro che guida le decisioni del Movimento Cinque Stelle è il programma elettorale. Poi, buonsenso e coerenza impongono una riflessione di fronte a ogni decisione da prendere: il metro non può variare a seconda di chi agisce in un determinato contesto. Convincersi di stare sempre dalla parte giusta, demonizzare vicini e lontani non appena il pensiero non appare più in linea, significa minare i pilastri fondanti del nostro movimento. Quanto accaduto con la presidente del consiglio comunale è sintomatico: Alessandra Riccetti ha preso le distanze dal forno crematorio e dalle pratiche adottate dall’amministrazione comunale, semplicemente perché quanto fatto non è in linea con il contratto sottoscritto coi cittadini. Chi ha montato gogne su facebook non dimostra nulla dello spirito fondante del programma elettorale, né democrazia né partecipazione, bensì intolleranza nei confronti di tutto ciò che non alimenta l’autoreferenzialità. Esprimiamo la nostra piena solidarietà alla presidente del consiglio Alessandra Riccetti, che ha sempre svolto in maniera impeccabile il suo ruolo istituzionale e la stima che le arriva ogni giorno dai cittadini lo testimonia ampiamente. Per quanto riguarda il forno crematorio, esistono ampie evidenze dell’occasione mancata di utilizzare lo strumento della autotutela. Nessun confronto con la città, nessun referendum, nessun confronto con la maggioranza se non il grido “non si può fare nulla per bloccare, pena danno erariale”. Sarebbe stato opportuno coinvolgere da subito i cittadini, invece le delibere della giunta Cozzolino hanno caricato tutti gli oneri e le responsabilità sia politiche che contabili sulle spalle del Movimento Cinque Stelle. Disattendendo in maniera palese il nostro programma elettorale, è stato compiuto un errore. Noi crediamo davvero nei principi fondanti del movimento, per questo non possiamo non rammaricarci che a chiedere un referendum oggi sia il Pd, che l’idea del forno negli anni scorsi l’ha partorita, e non il sindaco del Movimento Cinque Stelle, che avrebbe dovuto fare molto di più al momento opportuno, collegandosi alla città ed evitando di agire in autonomia. La libertà di pensiero che contraddistingue lo spirito democratico e lo spirito critico con il quale sempre abbiamo cercato di portare avanti questo importante ruolo, ci spinge oggi a sostenere Alessandra Riccetti: è un fatto di coraggio ma anche e soprattutto di onestà nei confronti di chi ci ha eletto. Ricordiamo inoltre che il ruolo del presidente è normato dal Tuel dove viene definito super partes secondo la seguente accezione: “Il Presidente del Consiglio comunale è stato sottolineato che in quanto presidente di tutto l’organo collegiale nella sua unità istituzionale e suo rappresentante, non è collegato ad alcuna parte politica e risponde solo del corretto funzionamento della istituzione, di tal che il provvedimento che lo revochi dal suo incarico può essere motivato solo con ragioni attinenti alla funzione, in quanto ne risulti viziata la neutralità o inadeguata la conduzione, ma non da ragioni di fiducia politica”.
Quindi la Presidente del Consiglio non ha disatteso nessuna delle sue funzioni nè contravvenuto a nessuna norma giuridica circa il ruolo che ricopre, anzi, in quanto eletta ha il pieno diritto di prendere una posizione politica, posizione che nello specifico noi sosteniamo con forza.

Raffaella Bagnano
Fabrizia Trapanesi