CIVITAVECCHIA – C’è anche Nicola Guzzone tra i candidati alla Pisana alle elezioni regionali del prossimo 12 e 13 febbraio. Il Dirigente scolastico dell’Istituto Marconi ha accettato la candidatura a sostegno della candidata Presidente Donatella Bianchi nella lista “Polo Progressista”. Guzzone ha illustrato le ragioni della sua candidatura ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo del Pincio a cui hanno partecipato l’ex Segretario del PD Stefano Giannini, appena uscito dal partito, e l’ex consigliere comunale Ismaele De Crescenzo.
“Ringrazio le amiche e gli amici che mi hanno sollecitato a intraprendere questa avventura – ha esordito Guzzone – Ho accettato con entusiasmo perché sento mia l’esigenza e l’urgenza di garantire e mantenere un collegamento tra il nostro territorio e la Regione. Civitavecchia, grazie all’impegno di cittadine e cittadini, di lavoratrici e lavoratori, di meravigliosi studenti e studentesse, sta da tempo esprimendo energie positive e propositive che vanno assolutamente promosse e non represse. E’ forte l’esigenza, per un territorio cosi martoriato, di riconquista di uno spazio di crescita sostenibile che faccia delle politiche ambientali volano occupazionale e di sviluppo. La nostra comunità, e con questo intendo comprendere tutto il territorio dell’Alto Lazio, sta da tempo portando e promuovendo progetti, come quello di Porto Bene Comune e dell’eolico offshore, che hanno saputo superare lo scetticismo iniziale e conquistarsi un posto di primo piano nel panorama dell’innovazione e della sostenibilità in Italia. Anche sul tema di gestione del ciclo dei rifiuti, tutto il territorio sta facendo passi enormi rispetto a qualche anno fa, raggiungendo numeri di eccellenza sui principi dell’economia circolare in termini di riciclo, riuso, riutilizzo. Tuttavia, sembrano ancora forti le minacce che potrebbero spazzare via questa ‘primavera’ e l’approvazione dell’ennesimo mega impianto qual è il Biodigestore che dovrebbe sorgere in località zona industriale sono li a dimostrarlo. Politiche che tendono una mano ai territorio solo in campagna elettorale ma che di fatto li schiacciano poi a mere ‘aree di servizio’ per Roma, inseguendo politiche industriali ormai sorpassate. Sappiamo perfettamente che i mega impianti industriali privati non portino beneficio alcuno nelle zone in cui vengono costruiti ma di fatto ostacolino poi anche lo sviluppo degli stessi, creando zone degradate e irrimediabilmente compromesse”.
“Il mio impegno in questo senso – ha proseguito – sarà volto al rilancio di politiche sostenibilità con progetti di prossimità, come i piccolini bacini di compostaggio in un’ottica di collaborazione pubblico-privato, che valorizzino e tutelino lavoro e ambiente, che possano dare quindi maggiori opportunità di sviluppo e ampliare le possibilità imprenditoriali coniugando la sostenibilità ambientali. Oltre questo c’è la grande sfida dell’uscita dalle fonti fossili, con la decisione di quale sia il futuro di un’area enorme oggi occupata dalle centrali. Su questo si deve lavorare moltissimo e ancora poco è stato fatto. Dare slancio ad una concreta progettualità ed iniziativa evitando accuratamente fantasiose e favolistiche visioni non attuabili. In tal senso e complementare a questo credo sia fondamentale il recupero di un tessuto sociale, cittadino e territoriale, unitario e non diviso. L’accoglienza, l’attenzione alle problematiche sociali, agli ultimi, tante necessità che ho potuto cogliere nella mia lunga esperienza vicino alle ragazze ed ai ragazzi ed alle loro famiglie, mi consegnano l’urgenza di sforzi maggiori in termini di inclusione e solidarietà. La diversità deve essere un valore, sempre e comunque e mai motivo di segregazione. Dobbiamo perseguire il bello e la cultura, rilanciare e promuovere le ricchezze artistiche e ne abbiamo tante, perché vivere nel bello aiuta ad essere belli a pensare positivamente e sviluppare il senso civico di rispetto e cura dei beni comuni e delle persone. E’ fondamentale altresì garantire una sanità efficiente potenziando le strutture che ci sono ma che necessitano di personale specializzato e rinnovo di macchinari. I servizi devono essere prossimi alle comunità”.
“Ecco – ha concluso Guzzone – vorrei incentrare il mio impegno su questi temi che mi sento di sintetizzare in: cura, cultura, ambiente, lavoro e spero mi aiuterete in questo, perché nessuno ha possibilità di cambiare le cose se non con l’appoggio ampio e partecipato”.