“Nessuno spazio per i casaccari nel centrosinistra”

casaccaCIVITAVECCHIA – No al ritorno dei casaccari nel centrosinistra. Questo il passaggio più forte della nota della neo Coordinatrice del Psi, Angela Tandurella, all’indomani del vertice tra i partiti del centrosinistra in vista delle prossime elezioni amministrative. Coerentemente con la parola d’ordine “rinnovamento”, pronunciata e condivisa da tutti i presenti alla riunione di venerdì nella sede di Sel, secondo la Tandurella non ci può essere spazio per chi, abituato negli anni a transitare da un partito e da uno schieramento all’altro, vorrebbe oggi rientrare nel centrosinistra. Di seguito la sua nota integrale.

“Venerdì scorso presso la sede di SeL si sono dati appuntamento forze politiche, associazioni movimenti e semplici cittadini. Una sala gremita e sudata, ma con una grande voglia di partecipare.
La parola che si è sentita costantemente negli interventi di ognuno è sempre e sola una: rinnovamento.
Era sulla bocca di tutti: questa è un’occasione unica, la volta in cui i vecchi volponi della politica dovranno farsi da parte e far spazio al nuovo di un Paese in cambiamento.
Non si è trattato di una “sbornia” post referendaria; si sentiva il grave peso di chi deve trovare il modo di formare una coalizione politica non solo in grado di scrivere un programma. Il programma, come ben noto, può essere il migliore che ci sia e non essere rispettato. Si tratta di creare un gruppo che possa governare dopo, seriamente, onestamente, seguendo le indicazioni che si è ripromesso e che derivano dalle idee di tutti gli aderenti al progetto.
Ma cosa è “rinnovamento” per ogni forza politica che ha partecipato? Raccolgo la domanda posta al termine dell’incontro riunione, fornendo solo uno spunto di riflessione, che mi auguro verrà approfondito da tutti.
Il mio è un piccolo partito, con una grande tradizione e con tante energie al suo interno. Vogliamo applicare alla realtà locale le proposte del partito nazionale: legalità, responsabilità sociale, cura dell’ambiente, tutela della nostra salute, progressiva riduzione della precarietà del lavoro, effettiva parità tra uomini e donne, sostegno ai più deboli.
Non sono solamente “voci generiche”, sappiamo che vanno declinate e coniugate con la realtà di questa città. E sono solo alcune battaglie che ci impegneremo a promuovere, confidando nella condivisione delle medesime.
E raccogliendo l’invito del Pd a non cadere in “vecchi tatticismi”, ribadisco la parola d’ordine che so di certo essere condivisa da tutti gli amici della sinistra: no ai cambia casacca. Cancelliamo chi esercita la professione di politichino e vorrebbe tentare – perchè no? – di tornare a sinistra. Senza questa condizione il mio partito non ci sarà. Un partito che crede veramente nel rinnovamento potrebbe osare candidare persone che mai nella loro vita hanno rivestito la carica di consigliere comunale e che tuttavia sanno cosa significa gestire la macchina amministrativa.
Il tavolo di venerdì è stato fondamentale. Qualcuno penserà che è la solita minestra. Qualcun’altro, speriamo la maggior parte, penserà che finalmente sarà possibile andare a votare senza turarsi il naso”.