CIVITAVECCHIA – “Si sta aggravando la situazione delle aziende controllate dal Comune”: così ha esordito sabato mattina il deputato Pietro Tidei nella conferenza stampa in cui ha annunciato la presentazione di un esposto alla procura della Repubblica per la situazione, da lui definita “delinquenziale”, in cui versano le aziende municipalizzate, l’Hcs in particolare. L’esposto, depositato stamane dai Consiglieri comunali Marco Piendibene e Marietta Tidei, prende avvio dalla verifica, tramite documentazioni rintracciate dagli stessi consiglieri Pd che saranno messe agli atti, di quelli definiti da Tidei veri e propri reati “come il mancato pagamento dei contributi, la cessione del quinto, l’appropriazione indebita da parte dell’azienda, mancato pagamento degli stipendi, false comunicazioni ufficiali sui bilanci delle imprese, mancato pagamento di INPS, INAIL, IRA, IRES, IRPEF e altri”. Per le ammissioni degli amministratori delle aziende tramite lettere scambiate tra gli stessi e il comune, si possono leggere delle vere e proprie autodenunce come: “Siamo ad un bivio in cui dobbiamo decidere se pagare gli stipendi o le spese contributive – scrive un amministratore di HCS – mancano due milioni e cento mila euro a sanatoria dei contributi del 2008 che non ho potuto onorare”. Per il candidato sindaco Pietro Tidei, la gestione delle municipalizzate e del personale in primis è una gestione “criminale”. “Se oggi l’Arpa va alla discarica la fa chiudere di nuovo, ci sono macchinari che costano soldi pubblici e che non funzionano. Le società del Comune sono allo sfascio”, questo il messaggio che il deputato ha lanciato, con la volontà di tracciare un confine netto tra il governo della città che c’è stato finora e quello che verrà nel futuro, per evitare che le conseguenze di problematiche pregresse possano avere ripercussioni sui nuovi insediamenti, qualunque essi siano. Questo in previsione del fallimento delle società che potrebbero avvenire proprio nei mesi delle elezioni e dei nuovi insediamenti al Palazzo del Pincio. “HCS a maggio non avrà più soldi per pagare gli stipendi e già si pensa ad una vendita privata perché le ultime tre gare sono andate deserte”, continua Tidei. Marietta Tidei chiede anche al sindaco Moscherini l’approvazione del bilancio comunale, per il quale, “se verranno fuori le cose che sembra stiano emergendo, verrà fatto un esposto alla Corte dei Conti per falso di bilancio”, ha dichiarato il consigliere di opposizione. Il costo gestionale di HCS è di circa 15 milioni e 125 mila euro l’anno, il Comune ne dà circa 4 milioni. Massimo Felice Lombardi, pagato dal Comune circa 200 mila euro l’anno, ha scritto che l’unica soluzione per risolvere lo squilibrio è quella di aumentare la tassa sui rifiuti. “La situazione delle municipalizzate va oltre la critica politica – continua il gruppo di Tidei – non vediamo altra soluzione di un fallimento pilotato”. Ma queste notizie non sono nuove, secondo Marietta Tidei infatti, è da tempo che viene reso noto questo problema, ma solo oggi è stata resa pubblica la corrispondenza interna tra aziende e comune che ne certifica la veridicità. “Non si può continuare a dire che va tutto bene – dichiara il consigliere Tidei – quando continuano ad arrivare atti di ingiunzione e pignoramento. Gli stessi problemi delle municipalizzate si stanno cominciando a riscontrare anche nel bilancio comunale, ma con numeri molti più grandi”.
Francesca Ivol