Moscherini spara a zero su Zappacosta: “Ha lavorato per denigrarmi”

moscherini2CIVITAVECCHIA – Zappacosta approfittando dell’atto di auto sospensione dal PDL del consigliere Vitali, propone la rottamazione delle “larghe intese” che hanno governato la nostra città per cinque anni consecutivi con risultati straordinari per la collettivita, testimoniati dalla vittoria conseguita al primo turno. Poi, come si sa, in questo Paese, chi vince perde e chi perde vince, e al secondo turno, con l’apporto degli altri candidati sconfitti pesantemente dall’elettorato, uniti ai tradizionali mercenari, chi aveva perso ha vinto.
Ma, le “larghe intese” non sono rottamabili perché sono composte da gruppi di cittadini di buona volontà, impegnati a conseguire il “bene comune”‘, più che dai tradizionali partiti di centro desta o di centrosinistra. Per cui, i problemi dei due raggruppamenti (e sono tanti) non sono determinanti per una nuova affermazione, in sede locale, della coalizione delle “larghe intese”. Trovo quindi naturale che i politici come Zappacosta auspichino più conveniente un ritorno al vecchio sistema degli schieramenti politici cittadini perché, quel sistema ha consentito alle caste familiari locali di centro sinistra e a qualche politico di centro destra, di godere di rendite diversamente non raggiungibili. Ricordo come, durante l’amministrazione di centrosinistra guidata dal dott. Saladini, lui fosse, non si sa per quale arcano motivo, presidente di un consorzio per la gestione dell’acqua pubblica.
La sua stessa attività di assessore ai lavori pubblici lo ha caratterizzato come uno dei principali protagonisti dei problemi che hanno interessato i due importanti cantieri della Marina e del Mercato. Infatti sul progetto della Marina si è reso complicea di coloro che, da tempo lavoravano, nel centrodestra (il sottosegretario Giro, Aldo De Marco ed altri) con il centro sinistra per impedirne l’immediata realizzazione. Mentre per il mercato, si dichiarò non capace di seguirne la ristrutturazione.
Per ultimo: la richiesta che mi fece Zappacosta di fare un passo indietro per consentire a lui di candidarsi a sindaco. Risposi di no per un semplice motivo: perché lo ritenevo, e tuttora lo ritengo, incapace di svolgere quel ruolo.
Il risultato di Città nuove, poi, ha meriti che non sono certamente suoi. Parte dei consensi provengono, in particolare, da eletti, nella precedente tornata elettorale nella lista Moscherini. Il suo risultato è quello ottenuto come candidato e se va di questo passo il prefisso telefonico è dietro l’angolo.
Ma io, solitamente, non godo delle disgrazie altrui. Sono però costretto a ricordare a chi ha la memoria corta che il tentativo di delegittimazione della mia candidatura anche attraverso l’impraticabile candidatura della moglie del dott. Guerrini porta la sua firma. E tante altre incomprensioni che hanno caratterizzato il mio rapporto con la Regione erano l’effetto pratico di una sua costante attività di denigrazione della mia persona e della squadra di cui lui stesso faceva parte, pur tramando costantemente nell’ombra. Tanti auguri per la ricostruzione del centro destra, ma se l’ispiratore ed il principale protagonista deve essere il consigliere Zappacosta non vedo nulla di buono all’orizzonte. Le larghe intese faranno piacevolmente a meno del suo contributo.

Gianni Moscherini – Consigliere comunale