CIVITAVECCHIA – “Signor Sindaco, a proposito delle casette di San Liborio, la sua difesa ad oltranza dell’indifendibile ci fa dubitare della sua intelligenza politica. La sua demagogia ed il suo populismo ormai superano ampiamente quelli del presidente Berlusconi”. Inizia così la dura nota del Coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà all’indirizzo del Primo cittadino dopo la difesa a oltranza del suo operato nell’assegnazione degli alloggi al Villaggio della Solidarietà.
“Non si può dichiarare di ‘essere fieri di essere stati indagati per aver aiutato i poveri’: – commentano da Sel – questa dichiarazione è un insulto all’intelligenza della cittadinanza.
A noi non interessano, in questa fase, l’esito delle indagini, a noi interessa la riflessione sulle modalità eseguite dal comune e dal Sindaco per tali assegnazioni. Siamo ben consapevoli dell’emergenza abitativa a Civitavecchia, di quante famiglie si trovino in condizione di indigenza, ma proprio per questo riteniamo che le modalità eseguite dovevano essere improntate alla massima trasparenza con l’emanazione di un bando pubblico e con criteri oggettivi atti a valutare le condizioni socio economiche delle famiglie. La scusa dell’emergenza abitativa non regge: in attesa dell’emanazione del bando, le stesse famiglie che i servizi sociali ritenevano in grave disagio potevano essere provvisoriamente ospitate in alberghi o negli appartamenti di proprietà comunale ora affittati a chi magari non ne ha diritto”.
Secondo gli esponenti locali di Sel in questa occasione l’Amministrazione e il Sindaco “hanno dato una ulteriore dimostrazione di un modo di governare improntato a logiche clientelari e affaristiche”: quanto accaduto è un’ulteriore prova di quanto l’arroganza del potere sta caratterizzando questa gestione amministrativa. Il non rispetto delle regole è il leit-motiv di questo governo cittadino: noi vogliamo che sia ripristinata la piena legalità e questo non significa burocrazia”.
Drastico l’appello finale del partito: “Signor Sindaco, faccia un atto di coraggio e di onestà intellettuale , si dimetta prima di essere cacciato dalla popolazione il prossimo anno; non possiamo accettare le sue spiegazioni, sono offensive nei confronti della città e di tutta la società civile”.