Moscherini azzera la Giunta, ed è subito bufera

moscheriniCIVITAVECCHIA – Giunta azzerata. Questa la novità annunciata stamattina dal Sindaco Moscherini che ha calato la sua mossa a tre mesi dalle elezioni amministrative. Una decisione più elettorale che non amministrativa dal momento che il poco tempo che separa Palazzo del Pincio dal voto renderà di fatto inoperativa la nuova Giunta che il Primo cittadino varerà nei prossimi giorni. Con un criterio ben preciso, ha sottolineato: assessorati solamente a quelle forze politiche che lo sosterranno alle elezioni di maggio. In sostanza una formula per dare il benservito al Polo civico e forse a qualche altro esponente dell’attuale maggioranza a lui ormai poco gradita.
E la mossa del Primo cittadino non ha tardato a scatenare una ridda di commenti. Il primo dal centrodestra, con l’ex Assessore Aldo De Marco che ha reso ancora più profondo il solco che lo separa dal suo ex sindaco: “Ho conosciuto Moscherini ed il suo modus operandi – le sue parole – L’unico punto del suo programma sarà il ricatto continuo ai partiti politici costituiti, come finora accaduto nel silenzio di tutti. Non credo questo sia il modo migliore per rilanciare le larghe intese ne per far dimenticare ai cittadini cinque anni di buio assoluto. Oggi gli assessori, supertecnici fidatissimi, ieri gli articoli 90; chi non si mette a completissima disposizione non avrà vita facile”.
Ricorre all’ironia invece il Capogruppo del Pd Marco Piendibene, che paragona Moscherini al comandante Schettino: “Dalla sua piccola scialuppa semi affondata  prova ancora  a dare ordini ai suoi vecchi alleati e collaboratori che però non lo ascoltano più – il suo commento – Dimissionare la Giunta in tronco è una manovra disperata che rischia di portare la Città ad arenarsi sui debiti e sull’ inefficienza. Utilizzare la città e piegare le logiche dell’amministrazione ai propri fini elettorali dando vita all’ennesimo rimpasto, è un altro esempio dell’arroganza che ha caratterizzato il personaggio in questi cinque anni di cui a quanto pare si rendono conto per primi i suoi ex alleati”.
Dura anche l’analisi del Segretario dei Giovani Democratici Stefano Giannini: “Con questa sua azione il Sindaco ha dato segno di grandissima confusione ed inadeguatezza amministrativa. Se ha lavorato così bene con i suoi assessori in questi anni, perchè disfarne l’operato tout court? È l’ultima spiaggia di questo Sindaco e della sua maggioranza ‘del fare’ per tentare di tenere a galla la nave che affonda. Siamo curiosi di scoprire chi rimarrà sulla nave dopo che Moscherini, oggi, l’ha abbandonata”.
Per l’altro esponente del Pd, Flavio Magliani, “la mancata adesione al progetto delle ‘larghe intese’ delle componenti più importanti e significative, come Polo Civico e Udc, sono i segnali della sua imminente caduta. Sono queste due formazioni, infatti,  le uniche che potevano attribuire significato e sostanza alla formazione di ‘larghe intese’, capaci di interpretare e attuare una politica ancorata alle cose da fare indipendentemente da appartenenze politiche di schieramento di destra o di sinistra. Ci si può chiedere a questo punto: larghe intese fra chi e con chi?”.
Sula stessa linea il commento del Partito socialista. “La prassi di una buona politica e una consuetudine istituzionale anche a livello di enti locali dovrebbero imporre il dovere morale di mantenere intatta la composizione del governo locale fino alle ormai imminenti elezioni – afferma la Coordinatrcie Angela Tandurella – Puntare il tutto e per tutto sulla memoria a breve termine dei civitavecchiesi è un gioco che non piace più a nessuno e che soprattutto non incanta più nessuno. Le primarie ci hanno insegnato qualcosa”.  “Ho provato a ricordare quante altre volte l’organo di governo sia stato azzerato, quanti assessori mandati a casa, quanti declassati a semplici delegati, quanti delegati sono diventati privati cittadini – il commento dell’altro esponente socialista Mario Michele Pascale – Ho perso il conto.  Più che un mandato mi è sembrata una macchina tritacarne che ha bruciato gran parte delle larghe intese per rimanere, alla fine dei giochi, solo con gli yes man. Ma ci sarà qualcuno con tanto coraggio da accettare di entrare all’interno di una macchina ‘trita assessori’, per due mesi e mezzo, per aderire ad una coalizione che oramai appare più che sconfitta?”.
Si schiera invece dalla parte di Moscherini, prenotando in sostanza un posto nella nuova Giunta, il partito de la Destra, che si dice disposto “a fare la sua parte nella nuova amministrazione delle larghe intese”. “Mentre c’è chi, dopo aver governato per quasi 5 anni, si accinge ad un ridicolo distinguo sui risultati dell’amministrazione Moscherini, la Destra a differenza degli altri è disposta a metterci la faccia. L’amministrazione Moscherini ha fatto più opere pubbliche in cinque anni che i governi cittadini
messi assieme nei decenni passati. Chi abbandona la nave in questo momento invece di riempirsi di gloria potrà essere annoverato come lo Schettino del momento”.