CIVITAVECCHIA – “Stiamo seguendo con grande attenzione la vicenda dell’importante moria di pesci verificatasi alla Frasca. Ringrazio la Capitaneria di Porto per la disponibilità e per lo spirito di collaborazione che consente il costante scambio di informazioni, come avvenuto nel caso della riunione alla quale ho partecipato proprio questa mattina”. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Alessandro Manuedda.
“L’impossibilità, comunicata dalla ASL, di eseguire gli esami sui pesci a causa dell’avanzato stato di decomposizione rende indubbiamente più complessa la ricerca della causa – continua Manuedda – In ogni caso, i controlli eseguiti dalla Guardia Costiera, sia quelli subacquei che quelli effettuati sugli scarichi e sugli insediamenti presenti nell’area della Frasca, hanno consentito di restringere il campo delle ipotesi, escludendo che si possa trattare di danni collegati alla pesca di frodo. Attendiamo, comunque, a breve i risultati delle analisi da parte di ARPA”.
“Peraltro stiamo parlando di un tratto di mare e di un habitat preziosi e meritevoli di particolare tutela – precisa l’Assessore – come conferma la presenza del Sito di Interesse Comunitario per il quale la Regione Lazio ha appena pubblicato la bozza delle misure di conservazione, disponibile per eventuali osservazioni anche sull’albo pretorio online del Comune. La vicinanza del porto, delle centrali elettriche e di altri scarichi costituisce un importante elemento di pressione e di rischio ambientale che va attentamente valutato”.
“Il fatto che si sia trattato di un singolo episodio di inquinamento non ne sminuisce la gravità – conclude Manuedda – In questo senso, confermiamo il sostegno del Comune alle attività di indagine in corso e auspichiamo che si possa giungere presto all’individuazione della causa e delle eventuali responsabilità”.