CIVITAVECCHIA – La revisione delle fasce di reddito annunciata sabato dal Sindaco Moscherini non frena le contestazioni di Futuro e Libertà che torna a criticare l’Amministrazione sul servizio mensa scolastica. “Stiamo assistendo ad un ulteriore dimostrazione del profondo stato confusionale in cui versa la Giunta Moscherini, che si riflette in pesanti disagi per cittadini – affermano da Fli – Moscherini e Vinaccia ammettono le colpe ma anche la nuova rimodulazione è assolutamente ingiusta e il costo della mensa scolastica a Civitavecchia risulta uno dei più alti d’Italia. Tanto per fare un esempio nella Capitale un bambino appartenente ad una famiglia con Isee di 25.000 euro paga per usufruire del servizio di mensa scolastica € 50 al mese per 5 pasti alla settimana quindi esattamente l’equivalente di circa € 2,50 a pasto mentre nella nostra città il costo sarebbe di € 4,17 a pasto. A Napoli una famiglia con Isee di 12.000 euro paga per il primo bambino a pasto € 1,50 mentre a Civitavecchia 3,17 euro ed inoltre nel capoluogo campano una famiglia con più bambini usufruisce di uno sconto del 50% sulla tariffa dal secondo bambino in poi, mentre nella nostra città la riduzione è solo del 20%. Prendendo invece in considerazione la fascia massima di Isee superiore a 30.000 euro a Civitavecchia si paga € 6,17 a pasto mentre a Firenze € 4,70”.
“Pur non entrando nei problemi interni di un altro partito – proseguono i finiani locali – riteniamo però che a questo sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l’UDC e in particolar modo i vertici provinciali del partito visto che hanno fortemente criticato il consigliere Mecozzi che per primo denunciò giustamente la vergogna che Moscherini, Vinaccia & Co. avevano deliberato in giunta e ora lo stesso Vinaccia ammette l’errore rimodulando (in maniera ancora sbagliata) costi e fasce”.