Mecozzi: “Si stava meglio quando si stava peggio”

CIVITAVECCHIA – Tra qualche giorno è Natale ed anche quest’anno i civitavecchiesi Babbo Natale lo vedranno solo nei sogni dei bambini, sempre che i nostri bambini abbiano qualcosa su cui sognare. Tirando un po’ le somme di quanto la città possa aver beneficiato dell’agognato “cambio di passo a 5 Stelle”, c’è da rimanere veramente delusi. Nulla è cambiato e la gente ha cominciato collegialmente a chiedersi se veramente si “Stava Meglio quando si Stava Peggio”, ed a rimpiangere figure che tutto sommato, tra alti e bassi, hanno fatto la storia di questa città. Le aspettative erano alte con la vecchia politica fuori l’uscio di casa e con lei la polvere inquinata nascosta sotto lo zerbino, così perlomeno proclamavano, ma non avevano fatto bene i conti con quel luogo comune che recita che “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”. Sarebbe bastato veramente poco, sarebbe bastato ridipingere la città e cambiargli qualche nota di colore ripulendola della immondizia e tappando qualche buca, avrebbero già vinto. Invece hanno voluto calarsi testardamente anima e core in questioni di peso, al di fuori loro portata, con l’inevitabile conseguenza di impantanarsi nelle sabbie mobili dell’immobilismo assoluto mettendosi di traverso con le ragioni della gente che non ha capito ne apprezzato. Solo gli stolti non riuscirebbero a vedere quanto buio sia il periodo che la città sta attraversando, quanta tristezza si legge sul volto delle famiglie sempre più impoverite dagli eventi inesorabili che hanno colpito a livello locale il commercio, il terziario e quel poco di industria se così si può chiamare e così anche quest’anno Babbo Natale girerà alla larga con la conseguenza che vedremo qualche altra saracinesca abbassarsi per non riaprire più ed altre famiglie passare dallo stadio di povertà a quello della miseria. Qualcuno potrà tacciare le mie osservazioni catastrofiche ed inopportune, ma andate in giro ad ascoltare la voce della gente per rendersi conto di quanto invece siano vicine e rispondenti ad un inimmaginabile realtà. C’è ora da augurarsi che il cambio di passo agognato si materializzi con il nuovo 2017 e se le questioni in campo, con le quali il Movimento si sta confrontando senza nessun risultato ormai da tre anni, non porteranno nell’immediato futuro ancora nessun risultato, vi invito fervidamente a fare un grande regalo alla città dimettendovi in massa in maniera di consentire alla gente di affidare il futuro di questa Civitavecchia nostra, in mani che sappiano quali siano i percorsi e le strade da seguire per uscire dalla palude nella quale tanta superficialità, arroganza e supponenza ci hanno infilato e rivedere i volti di tanti nostri concittadini tornare a sorridere e sperare. È questo l’augurio che faccio alla città citando un passaggio chiave di una famosa Commedia dell’ indimenticabile Edoardo De Filippo “A da passa’ a nuttata” Serene festività.

Mirko Mecozzi – Consigliere comunale Polo Democratico