Mecozzi: “Mettere in sicurezza la Braccianese, prima che ci scappi il morto”

casema de carolis

CIVITAVECCHIA – Mettere in sicurezza la Braccianese Claudia, prima che ci scappi il morto. Lo chiede il Capogruppo dell’Udc Mirk Mecozzi con particolare riferimento alla sicurezza degli immigrati ospiti della caserma De Carolis, che ogni giorno si spostano a piedi lungo la Braccianese, soprattutto nelle ore serali e notturne, camminando nella piena oscurità ed esponendosi pericolosamente alle macchine che sfrecciano ai loro lati con visibilità ridotta.
“Capisco che non si può pretendere il posizionamento di lampioni su una strada del genere – afferma Mecozzi – il costo sarebbe elevato per le ormai vuote casse comunali, ma qualche cosa si deve fare altrimenti prima o poi assisteremo a qualche incidente mortale. E solo la fortuna li ha evitati fino ad ora. La Braccianese Claudia è una strada notoriamente pericolosa dove gli incidenti avvengono di sovente e di notte lo è ancora di più essendo completamente al buio. Da quando la Caserma De Carolis è diventata di fatto un Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) i cancelli della caserma sono aperti giorno e notte con la possibilità di uscita per gli ospiti, a differenza della prima emergenza gestita dalla Croce Rossa Italiana, dalla Prefettura, dalla Questura e dal Comune. Questo porta ad assistere, durante la notte, a  interminabili processioni, da e per il campo, di immigrati che non si vedono e rendono la strada pericolosissima per loro e per gli automobilisti”.
“Come risolvere questa situazione? – si chiede Mecozzi – Dotarli tutti di giubbetti catarifrangenti? Vietare loro l’uscita dall’ex caserma dopo il tramonto? Istituire delle navette ad orari ben precisi?
Tutto è plausibile, l’importante è che il Sindaco prenda una decisione per il bene degli immigrati e dei civitavecchiesi perché così non si può andare avanti”.