Mecozzi lancia la “civiltà civitavecchiese”

mirko mecozziCIVITAVECCHIA – In questi giorni si è fatto, e si fa, un gran parlare (anche giustamente direi) della questione/problema De Carolis e dei suoi ospiti. Si parla della loro assistenza lacunosa, dell’indigenza in cui vivono, della fatiscenza delle strutture che li accolgono. Tutto vero, del resto credo fermamente che la dignità delle persone sia il primo diritto da salvaguardare, a prescindere dal luogo, dalle situazioni e dalle circostanze.
E proprio perché credo in questo diritto inalienabile dell’uomo, vorrei che l’attenzione dell’amministrazione si rivolga anche alla salvaguardia della dignità di quei civitavecchiesi che, più sfortunati di altri, non hanno lavoro, non hanno una casa, non sanno come mandare avanti la famiglia. Ma penso anche a quegli anziani abbandonati a loro stessi, ad un destino di fame e vergognose file alla Caritas o al rovistare nei cassonetti. Anziani con uno straccio di pensione che non basta nemmeno per pagare la pigione. O a quelle persone malate che non riescono ad arrivare a fine mese o non usufruiscono di assistenza adeguata. E perché questo? Perché quello che a buon diritto deve, ed era, un assessorato tra i principali della nostra città e di tutte le città degne di questo nome, quello ai Servizi Sociali, non esiste più. Ridotto a rango di delega, con dipendenti e operatori schiacciati dalle richieste che non riescono ad esaudire, non certo per loro volere, ma per mancanza di acume amministrativo e politico del Pincio.
In un momento come questo, di grande crisi sociale, economica, finanziaria e politica, sia a Civitavecchia che nel resto d’Italia, l’assenza di un assessorato, e quindi di un responsabile politico, come quello ai Servizi Sociali, che dovrebbe invece svolgere un ruolo centrale, non fa altro che gettare i cittadini letteralmente allo sbaraglio. Senza aiuti, senza sostegni. Senza niente insomma. Tutto viene lasciato al volontariato, ma anche il volontariato viene abbandonato a se stesso. Un circolo vizioso da cui si deve uscire fuori. Le famiglie civitavecchiesi sono allo stremo, ma qualcuno fa finta di non accorgersene. E non è che si risolve tutto costruendo 40 casette prefabbricate. Ci vogliono interventi seri, concreti, credibili. Non si possono abbandonare a se stessi anziani, giovani coppie, famiglie in difficoltà economica e abitativa, giovani generazioni. E solo un cieco può non vedere cosa accade in città. Quindi ben vengano interventi a salvaguardia della dignità degli ospiti della De Carolis, ma si salvaguardi anche la dignità dei civitavecchiesi che ospitano gli immigrati.
E per rendere partecipe tutta la popolazione ho deciso di aprire una discussione pubblica sulla pagina di facebook “Civiltà Civitavecchiese” all’indirizzo http://www.facebook.com/groups/172218919523085/ .

Mirko Mecozzi – Capogruppo Udc Civitavecchia