CIVITAVECCHIA – “Sul Villaggio della Solidarietà di San Liborio esiste attualmente un’indagine precisa della Procura della Repubblica. Mi chiedo quindi di cosa si possa discutere nel consiglio del 30 giugno”. Questo l’interrogativo posto dal consigliere del Pdl Pasquale Marino, in merito all’autoconvocazione di un consiglio comunale il prossimo 30 giugno sul tema riguardante il Villaggio della Solidarietà a San Liborio. “Ritengo – afferma Marino – che un consiglio comunale su una vicenda così rilevante come quella sull’emergenza abitativa vada svolto nei tempi e nei modi giusti. Sicuramente, andare a discutere di una questione attualmente posta sotto la lente d’ingrandimento dalla Procura, non farebbe altro che complicare le cose e mettere sotto processo, politico ed intenzionale, l’agire del primo cittadino che invece ha il diritto di spiegare i fatti nelle sedi opportune. Inoltre, vorrei ricordare che il Sindaco di questa città è al tempo stesso il titolare primario delle responsabilità sull’emergenza abitativa ed in quanto tale, trattandosi appunto di un regime di emergenza volto ad aiutare molte famiglie in difficoltà, non deve svolgere alcun bando pubblico sulle assegnazioni di alloggi che precari e non definitivi, come già emerso da articoli di stampa riportati sulla vicenda”. Marino rivolge quindi un appello al Presidente del Consiglio Francesco Cappellani e ai capigruppo: “Propongo – conclude – di rinviare in altro momento questo consiglio comunale, anche per rispetto verso la magistratura che sta indagando sui fatti e sugli atti”.
Immediata però la replica del Consigliere Pd Marietta Tidei, che invita Marino a non prestarsi “alla viltà del Sindaco”. “Aldilà dell’indagine della Procura – afferma l’esponente di minoranza – Moscherini ha il dovere morale ed istituzionale di venire in Consiglio a riferire su una questione così importante. Non c’è proprio nulla che possa intralciare le indagini della magistratura. Si fanno milioni di trasmissioni televisive su casi di omicidio, figuriamoci se non si può tenere un Consiglio Comunale sulla questione dell’assegnazione degli alloggi. Se Moscherini è convinto di aver tenuto un comportamento ineccepibile sulla vicenda delle casette di legno, non sia codardo e venga in Consiglio a parlarne. I consiglieri di maggioranza dimostrino per una volta di favorire il confronto con la città sui temi importanti e non si chiudano in un atteggiamento omertoso che non giova a nessuno. Lo devono ai tanti cittadini disagiati che in questa vergognosa vicenda sono stati offesi. Lo devono a tutti coloro che prima sono stati invitati a sottoscrive le domande per l’assegnazione di un alloggio, strumentalizzati dal Sindaco per dimostrare l’emergenza abitativa e poi si sono sentiti rispondere che delle loro domande non c’è traccia. Ma lo devono soprattutto – conclude la Tidei – ad una città che ha un disperato bisogno di recuperare fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti e che ha ancora voglia di pensare alla politica come reale strumento di soluzione dei problemi”.