Marino: “Agraria, vergognoso il comunicato della Signora Delmirani”

CIVITAVECCHIA – dal Consigliere comunale della Lega Pasquale Marino riceviamo e pubblichiamo:

Cosa avrà mai letto la Signora Delmirani quando, attraverso i media locali del 18 novembre 2021, dice che il sottoscritto nel ”suo ruolo di mistificatore prende in mano un’ordinanza del TAR e la ribattezza sentenza” e poi continua a sproloquiare a lungo sul fatto che avrei usato il termine sentenza invece di ordinanza, senza rispondere a nessuno dei punti seri da me contestati all’agraria. Sul mio articolo, inviato agli organi d informazione tramite l’ufficio stampa del comune, non c’è mai scritta la parola “sentenza” ed il pezzo dell’ordinanza del TAR è riportato integralmente: niente di più chiaro e limpido. Ma questo è, purtroppo, il solito modo con cui questa agraria risponde agli articoli di stampa a chi contesta l’assurdo operato dell’agraria, con offese diffamatorie infondate ed accuse di mistificazione.
E’ per questo comportamento tenuto dai pochi membri del consiglio esecutivo dell’ente agrario che da anni non si riesce a dialogare con l’agraria di Civitavecchia. Nel caso attuale però posso smentirla facilmente perché le parole che prende di mira e critica per deridere e calunniare, nel mio articolo proprio non ci sono. Inoltre quanto scritto sull’ordinanza “il TAR Lazio rigetta l’istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati” dall’agraria non vuol dire che il TAR “sottolinea la prevalenza di un generico interesse ambientale, anche nella notoria considerazione che il periodo invernale non consenta i lavori”, come dice la Signora Delmirani, ma che l’organo amministrativo rigetta la richiesta dell’agraria e quindi gli dà torto.
Ricordo alla Signora Delmirani che il sottoscritto ha il diritto/dovere di sindacare e criticare l’operato dell’agraria sia in qualità di socio, sia in qualità di consigliere comunale e come tale portatore più in generale degli interessi e delle istanze dei cittadini ,fornendo quelle informazioni che l’agraria si guarda bene dal comunicare ai soci, non avendo mai convocato nel corso degli anni l’assemblea degli iscritti, come previsto dalle norme del codice civile per le associazioni.
Più avanti l’articolo vorrebbe entrare nel merito delle contestazioni gestionali e diventa comico quando dice che i costi di carburante “con le macchine agricole in uso non superano i 3000 euro annui , contrariamente alla spesa sostenuta fino al 2014 con punte di 11000 euro annui”. Questo è l’esempio di risparmio e razionalizzazione della gestione che porta a risposta del fatto che nel mio articolo denuncio 450 mila euro di spese per avvocati e periti (previsione 2021)!
Con il bilancio di previsione dell’agraria in negativo di 271 mila euro per la prima volta critica il passato e ha la spudoratezza di affermare: “ noi siamo stati in grado di razionalizzare le spese di gestione e quelle di esercizio”!
Le risposte che i soci e la popolazione si aspettano sono ben altre ed ai cittadini basterebbe che convocaste le elezioni per eleggere chiunque tra i soci si dimostri degno e capace. Non c’è, Signora Delmirani, da pensare a complotti esterni, perché la politica che fa i propri interessi è proprio quella che controlla oggi l’agraria;
le istituzioni, le associazioni e i comitati hanno il solo interesse di difendere i soci e la cittadinanza che non meritano una amministrazione di questa fatta. Il peggio poi potrebbe ancora venire perché l’ente agrario ha svincolato un milione e mezzo di euro di obbligazioni senza un progetto e vorrebbe utilizzare il plusvalore di 750 mila euro per coprire i debiti di bilancio invece di investirli per salvaguardare il capitale, come vogliono le norme. E questo è quello che si riesce a capire dai pochi dati contabili pubblicati, il dettaglio non è dato saperlo perché le norme che l’agraria ha recentemente stabilito, impediscono di fatto l’accesso agli atti , altro che possibilità di “vedere i libri contabili” come affermato nell’articolo del 18 novembre c.a..
Le irregolarità sono moltissime e le principali le conosciamo bene : mancata convocazione delle elezioni a un anno e mezzo dalla scadenza del mandato, statuto fuori dalle norme perché privo degli organi di controllo previsto dall’accordo Stato-Regione, mancata approvazione dei bilanci nei tempi previsti dallo statuto e dalla normativa vigente, Consiglio di Amministrazione irregolare perché mancante di 5 degli 11 membri, fondi utilizzati in violazione dell’art 8 bis della legge regionale 1/86, applicazione di norme restrittive che impediscono la trasparenza , produzione di certificazioni/attestazioni di uso civico onerose e prive di valore giuridico e da ultimo invio di migliaia di lettere ai soci ed ex soci per crediti inesigibili. Per non parlare poi dell’assurdo modo di gestire i vincoli di uso civico in città quando è noto che la stragrande maggioranza dei terreni sono allodiali, come risulta dalle sentenze dal Commissario agli usi civici emesse nel 2019 e nel 2020 e dalle tante perizie che sono oggi state redatte dai periti del Comune, della Regione e dei CTU del Commissario agli usi civici (con la sola eccezione ovviamente di quelle dell’agraria).
Scrivo questo a vantaggio dei cittadini e dei soci, perché conosciamo ormai il tenore delle risposte dell’ente agrario, piene di calunnie, mai rivolte al merito delle questioni e non ci aspettiamo che questo articolo cambi le cose. Ci aspettiamo però, come tutta la cittadinanza, le istituzioni, le associazioni e i comitati, che le tante azioni in atto siano utili ad arrivare alle elezioni di nuovi organi per sostituire gli attuali membri residuali e decaduti che senza nessuna legittimazione elettiva continuavano a governare producendo atti che probabilmente sono viziati di legittimità”.

Pasquale Marino – Consigliere comunale Lega