Marina, infuria la polemica

marina4CIVITAVECCHIA – Infuria, come prevedibile, la polemica sulla Marina all’indomani del fermo dei lavori da parte della Regione. Da una parte la maggioranza, che sposa la linea rassicurante dell’Assessore Zappacosta e fa quadrato intorno a lui, dall’altra l’opposizione che inferocita accusa di inefficienza l’Amministrazione comunale e contesta la versione “auto assolutoria” che arriva sulla questione da Palazzo del Pincio, ribadendo da più parti la richiesta di dimissioni da parte dell’Assessore Zappacosta.
Per il Capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale, Dimitri Vitali, “bisognerebbe vergognarsi di esultare davanti alla richiesta di chiarimenti fatta pervenire dalla Sovrintendenza. Stiano però tranquilli i cittadini di Civitavecchia, perché l’Amministrazione Comunale è già al lavoro per risolvere in tempi brevissimi la distrazione burocratica che si è verificata. È sotto gli occhi di tutti l’imponenza dell’opera realizzata dall’Amministrazione Moscherini, con a capo l’Assessore alle Opere Pubbliche Enrico Zappacosta. La Marina è un bene che tutti i civitavecchiesi attendono soltanto di vedere aperto, perché ormai è già realizzato. E I tecnici comunque sono al lavoro da ieri stesso per la risoluzione del problema, il che è una buona notizia per tutti, tranne che per i pochi che, forse, sono affetti da nostalgia per i tempi del parcheggione”.
Secondo il Prc, però, le giustificazioni avanzate dall’Assessore Zappacosta lasciano veramente esterrefatti. “Un tentativo evidente – afferma la segretaria Valentina Di Gennaro – di imbrogliare le carte che non può essere accettato. Non è infatti vero che il problema possa essere circoscritto alle minori cubature realizzate e alla relativa mancanza di una autorizzazione, che, a suo dire, andrebbe semplicemente aggiunta a quelle rilasciate dai diversi enti al progetto definitivo presentato dalla Giunta De Sio. L’attuale amministrazione, con la scusa di evitare la Via, ha illegittimamente realizzato un nuovo progetto sostanzialmente difforme da quello precedente, senza attivare la doverosa conferenza di servizi e quindi senza recepire i previsti pareri di legge. Tra questi quello della Soprintendenza, che quindi non ha niente a che vedere con la riduzione dei volumi ma che avrebbe dovuto essere acquisito preventivamente alla realizzazione dell’opera, la quale, occorre ricordarlo, insiste su aree vincolate. Senza contare che l’intera Marina è tuttora collocata in ‘zona balneare’ di Prg, ovvero in aree dove possono essere realizzati manufatti amovibili e non certo volumi per migliaia di metri cubi con tanto di negozi: il che, in un paese normale,  condurrebbe a definire i manufatti realizzati come un palese e abnorme abuso edilizio”.
La Coordinatrice del movimento Freedom, Fabiana Attig, nel chiedersi chi tra gli assessori Nunzi e Zappacosta sia effettivamente il titolare della procedura tecnica dei lavori alla Marina, ricorda come già a tempo debito aveva denunciato irregolarità nei lavori. “Quello che vogliamo sapere – afferma – e che a questo punto pretendiamo come cittadini di Civitavecchia, è perché nessuno degli enti preposti al controllo e alla prevenzione non abbia verificato la conformità delle opere in esecuzione? Come mai chi di dovere non è intervenuto nel far rispettare le prescrizioni di divieto urbanistico del Demanio Marittimo? A questi nostri ripetuti quesiti, pubblici e circostanziati, nessuno vuole dare risposta? Non vogliamo insegnare il mestiere a nessuno, non spetta alla politica fare gli investigatori, una cosa però è certa qui qualcuno si sta distraendo un po’ troppo”.
Critiche infine anche da Futuro e Libertà secondo cui quanto accaduto “è l’ennesima dimostrazione dell’incompetenza che regna in questa amministrazione e crediamo che le dimissioni sia dell’Assessore alle Opere Pubbliche che dell’Assessore all’Urbanistica siano un atto dovuto! Anche se la soluzione migliore per la città – sottolineano – sarebbe che a dimettersi fosse il Sindaco mettendo fine alla peggiore amministrazione della storia civitavecchiese”.