CIVITAVECCHIA – “Abbiamo aspettato pazienti che la resa dei conti interna al centrodestra fosse ultimata, abbiamo sperato che venisse ripristinata la legalità, abbiamo evitato di ribadire ‘…noi l’avevamo detto..’, infine, purtroppo, abbiamo la certezza che il desiderio di rivedere restituita la Marina alla città non sarà realizzato nemmeno questa estate”. Anche Marco Piendibene calca la mano contro Sindaco, Amministrazione e Pdl all’indomani del vertice in Regione per sbloccare i lavori della Marina. “Siamo stufi di proclami, siamo stufi di bugie, di chiamate a raccolta perché arriva l’on. Rampelli, l’on. Polverini, l’on. Giro – le sue parole – I referenti locali del Pdl si fanno in quattro per cercare di portare gente alle adunate, per convincere e convincersi, loro per primi, che la casa non sta crollando. E allora si chiamano i peones, quelli che non possono dire di no, che sono ricattabili per un lavoro, per una casa di legno, per un sussidio a rischio di revoca… Civitavecchia non è, non può più essere, il luogo dove fare passerella e poi dimenticare quanto promesso. La pantomima tra il Sindaco e l’on. Giro, alle terme di Traiano, era servita per millantare, ancora una volta, che i problemi con la sovrintendenza erano superati, che le eccezioni mosse dalle opposizioni fossero fasulle”. Ma per Piendibene le parole di Giro che parlano senza mezzi termini di “un abuso paesaggistico che occorre sanare” e di “volumi eccedenti che dovranno essere tombati” dimostra che “Moscherini ha avuto torto a 360 gradi”. “Ma ora – si interroga l’esponente del Pd – chi pagherà il fermo dei lavori e quale indennizzo è previsto per i civitavecchiesi che, dopo l’inaugurazione fatta la scorsa estate con l’on. Polverini, hanno visto passare un altro anno con il viale Garibaldi nel degrado?”.
Dribbla invece disinvoltamente sulle responsabilità dell’Amministrazione il partito de la Destra, che si compiace semplicemente dell’intesa trovata in Regione per sbloccare il cantiere della Marina. “A differenza di altri – si legge in una nota del Direttivo – crediamo che si sia trovata la soluzione migliore. La città aveva diritto di poter avere ed usufruire del suo viale, solamente i professionisti della strumentalizzazione volevano che questo disagio si protraesse per usarlo in campagna elettorale, come arma contro l’amministrazione. La Destra, che non è in maggioranza, ha prima di tutto l’interesse dei cittadini da tutelare non spera nel caos per cercare di raccogliere qualche voto in più cavalcando l’antipolitica e ballando sulle macerie della politica locale”.






