L’Usb: “La verifica di struttura a Tvn è fallita”

tvnCIVITAVECCHIA – I nuovi inquadramenti a Tvn sono solo “la carota” per nascondere “il bastone” dell’evidente fallimento di tutta la fase “verifica di struttura/riflessi”. Lo sostiene l’Unione Sindacale di base che pone l’attenzione su sette punti critici all’interno della centrale Enel a lavori di riconversione ormai conclusi. “Come voleva l’azienda – affermano dall’Usb – è stata confermata una estesa esternalizzazione delle attività manutentive che relega il personale Enel ad un ruolo di serie B e peggiora le condizioni di sicurezza; l’aumento d’organico ottenuto sconta una struttura iniziale sottodimensionata: per convincersene si guardi alla struttura della precedente centrale ad olio o a quella di Brindisi sud; le modifiche apportate all’organizzazione del lavoro appaiono estemporanee e dettate da esigenze extra-tecniche, sia per il Mov. Combustibile che per l’Esercizio; il livello degli inquadramenti di Tvn, incluse le ultime categorie promesse, non compensa la mancata ristrutturazione olio-gas (voluta dalle stesse ooss) e la pluri-dichiarata “unicità” impiantistica ed operativa di Tvn; permangono differenze di inquadramento tra macro realtà prive di qualsiasi giustificazione; in luogo di avanzamenti generalizzati (assegnazione del ‘quadro’ a figure ora in Ass, e di lì a scendere per tutto il personale) si distribuiscono limitate categorie ‘ad personam’: una schifezza prima concordata a Roma e poi rinnegata (si fa per dire) a Civitavecchia; oltre alle categorie ‘ad personam’ si apre la strada a vere e proprie regalie che in breve spezzeranno in tutti i reparti (in manutenzione e staff è già accaduto) il legame che deve esistere tra mansioni e inquadramento: gente che fa lo stesso lavoro avrà paghe diverse”.
Quest’ultimo punto, secondo l’Usb, è particolarmente odioso. “Mentre a livello nazionale è palese la divisione sindacale in merito alle cosiddette ‘deroghe’, ovvero le eccezioni al contratto nazionale che secondo una parte della Cgil (Fiom) aprirebbero la via allo spezzettamento salariale e normativo, qui si arriva addirittura a legittimare le liberalità aziendali. Forse questi signori non sanno che il sindacato come oggi lo conosciamo, acquistò forza e importanza nel nostro paese proprio con la battaglia contro i premi individuali. Ovunque, anche nel settore elettrico. Per un sindacato che si rispetti, infatti, allora come oggi il punto è il seguente: a cosa serve un contratto se poi l’azienda da soldi in piena libertà, discriminando i beneficiari a suo piacimento?” Diretto quindi l’attacco ai sindacati confederali. “E’ un vero paradosso quindi che a Tvn siano oggi le stesse ooss a consentire ‘unitariamente’ la reintroduzione di quello che rimane un pesante fattore di divisione tra i lavoratori. Un passaggio che col tempo porterà il sindacato a reclamare favori anziché diritti. Care oo.ss, una domanda: in quale assemblea e con quale mandato siete stati abilitati a farlo?”.