ROMA – “Il Prefetto di Milano ha deciso di sospendere l’esecuzione degli sfratti fino al prossimo 15 gennaio per concentrare gli sforzi per il controllo del Green Pass”. Così si è espresso Walter De Cesaris, Segretario nazionale Unione Inquilini, in una nota divulgata a livello locale dall’associazione cittadina particolarmente attiva sul fronte dell’emergenza abitativa.
“Si tratta di una scelta giusta – prosegue De Cesaris – in quanto, anche come affermato nella recente sentenza della Corte Costituzionale, nel bilanciamento dei diritti costituzionali, la difesa della salute pubblica deve avere un carattere di priorità. Vorremmo aggiungere che questa misura è anche necessaria non solo per intensificare i controlli sul Green Pass, ma anche per una valutazione circa il preoccupante aumento dei contagi, che gli sfratti incrementano come dimostrato da importanti studi scientifici, e l’emergenza freddo che sta investendo il Paese. Il punto, infatti, è che le città non sono nelle condizioni di affrontare la bomba sociale dell’esecuzione generalizzata degli sfratti in quanto non hanno risorse e strumenti necessari per garantire un accompagnamento sociale che consenta il passaggio da casa a casa. Per questo, unitariamente con tutti gli altri sindacati, stiamo chiedendo l’istituzione di tavoli a livello delle Prefetture con le parti sociali, le amministrazioni locali, le Ater e tutti i soggetti pubblici interessati al fine di una programmazione e graduazione delle esecuzioni E permettere interventi che consentano effettivamente di impedire che gli sfratti si traducano nel mettere in strada le famiglie in difficoltà o dividerle in situazioni emergenziali e inadeguate, violando così trattati e convenzioni internazionali. Al governo chiediamo, a partire dalla Legge di Bilancio, di stanziare risorse adeguate a questo scopo e di introdurre una norma che consenta ai comuni di reperire immediatamente uno stock di alloggi di enti previdenziali e altri enti pubblici, oggi disponibili”.
“Va infine eliminato lo scandalo di decine di migliaia di alloggi di edilizia residenziale pubblica non assegnati perché non sono agibili, anche se per renderli tali basterebbero risorse esigue – conclude De Cesaris – Strategicamente, il PNRR, attraverso gli interventi di rigenerazione urbana, dovrebbe realizzare un grande piano casa per 500 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, senza consumo di suolo, a partire dal recupero del patrimonio pubblico oggi inutilizzato, vuoto e lasciato al degrado.”







