CIVITAVECCHIA – “Ritengo necessario rispedire ai mittenti l’analisi superficiale figlia di una politica
strumentale, falsa ed ipocrita che non mi appartiene, prima come uomo e poi come politico e amministratore a servizio della mia città. Per questo non entrerò nella sterile polemica e non citerò tutti gli interventi irregolari soggetti a inchieste della Procura della Repubblica realizzati negli ultimi cinque anni dall’attuale opposizione o meglio, iniziati e poi posti sotto sequestro giudiziario (per mancanza di autorizzazioni ambientali, di tutela del paesaggio, ecc.), lasciando le valutazioni e le giuste riflessioni ai miei concittadini”. Così il Vice Sindaco e Assessore al Mare Enrico Luciani replica alle critiche dei Consiglieri di opposizione sugli interventi di riqualificazione effettuati alla spiaggia del Marangone.
“Tengo a precisare – prosegue Luciani – che la mia azione e le indicazioni che ho dato agli uffici competenti in qualità di Assessore, dopo aver constatato lo stato di degrado in cui si trovavano alcuni arenili cittadini, si è limitato a chiedere un intervento di pulizia, di messa in sicurezza e di sistemazione per una migliore fruibilità di tutte le spiagge maggiormente utilizzate dai bagnanti ad uso libero e gratuito, anche in considerazione dell’ormai iniziata stagione balneare. Credo che la programmazione sia alla base di una buona amministrazione e trovare a seguito del mio insediamento il ‘nulla’ mi ha sorpreso e, non nego, creato qualche difficoltà: non ho trovato stanziamenti in bilancio, progetti, procedimenti avviati con la Regione, l’Arpa, le Autorità marittime, per realizzare quegli interventi che i nostri cittadini chiedono, ovvero pulizia delle spiagge, sicurezza, fruizione di servizi pubblici. Niente di niente. Le ragioni dell’attuale stato del dissesto del litorale di Civitavecchia non possono essere poste a carico dell’Amministrazione Tidei. Esse sono infatti da ricondurre soprattutto alla sostanziale incapacità di adottare una strategia sostenibile di management costiero da parte dell’Amministrazione Moscherini. Più precisamente la responsabilità sta nel non aver assunto decisioni pianificatorie e progettuali tali da garantire, sul medio e sul lungo periodo, la tutela delle nostre spiagge anche e soprattutto di quelle libere che chi beneficia di concessioni private dovrà preservare a propria cura e spese a servizio della collettività”.
Luciani incalza dunque i suoi predecessori: “Mi sono chiesto: l’Amministrazione Moscherini che ha fatto in cinque anni? Ma l’assessore Nunzi prima e l’assessore Pierfederici poi, oltre ad andare a fare i bagni di sole nelle spiagge assegnate ai ‘propri amici’, regolarmente interessate da interventi annuali di ripascimento (c’erano davvero le autorizzazioni?) in che modo si sono adoperati per la collettività? Purtroppo ho trovato gli uffici comunali competenti sprovvisti delle necessarie professionalità, quelli efficienti sono stati messi ai margini dell’Amministrazione Comunale (forse perché non avevano la tessera del vostro partito?)”.
“Colleghi dell’opposizione – va avanti il Vice Sindaco – sono a conoscenza che per interventi di ripascimento della costa il quadro normativo di riferimento attualmente vigente in Italia si fonda sul D.lgs 152/ 2006, così come so che con il D.lgs del 2006 non sono state affrontate le problematiche legate alle competenze sulle coste e che le attività di movimentazione dei sedimenti ai fini di ripascimento rimangono disciplinate dal D.M. del 24 Gennaio 1996 che individua e definisce i soggetti titolati dell’istruttoria, i contenuti dell’autorizzazione e i soggetti titolati a condurla, gli scarichi autorizzabili e quelli vietati. Così come so che a seguito del passaggio di competenze dallo Stato alle Regioni è stato stabilito che l’ente competente per l’istruttoria e il rilascio dell’autorizzazione per interventi di ripascimento della fascia costiera è la Regione. Predisponendo, con la solerzia dovuta alla vostra assoluta inettitudine, i provvedimenti d’urgenza necessari a consentire agli utenti l’utilizzo delle nostre spiagge, mi sono adoperato per emanare, prima dell’inizio dei lavori, idonea Ordinanza ed opportuna comunicazione alle forze dell’ordine”.