“L’obbrobrio dell’outlet si può ancora impedire”

CIVITAVECCHIA – Appare imminente la conferenza dei servizi per il via al progetto del polo turistico. Ovviamente con l’annesso outlet contestato dalla stragrande maggioranza dei commercianti civitavecchiesi.
Non sono bastati indagini demoscopiche, affermazioni critiche nei confronti di un progetto, che non solo creerà danni devastanti al commercio cittadino, ma che minerà il raggiungimento di quella sinergia tra porto e città, determinante per lo sviluppo di Civitavecchia; porto, turismo, commercio sono le direttive su cui si potrebbe iniziare a sviluppare questa città, in modo sostenibile.
Anche una parte dei partiti di opposizione si è detta contraria; nessuno ha proposto un referendum, non istituzionale ma che, all’approssimarsi delle elezioni sarebbe stato forse l’unico modo per un ripensamento dell’amministrazione.
I commercianti sono una categoria che non scende in piazza, non occupa sedi, ma al mattino, nonostante i vari problemi, apre la propria saracinesca.
Credo che non si rendano conto di quello che sarà questo progetto, che porterà nelle casse dell’amministrazione 3 milioni di euro, risanando un bilancio, ma sfascerà un sistema commerciale che in questa città è il primo comparto per numero di aziende e per occupazione.
Spero, credo invano, che si possa ancora impedire un tale obbrobrio per la categoria.
Invito Confcommercio, che mi sembra sia stata l’unica categoria a mostrarsi contraria in modo chiaro (stupisce come altre categorie attente a discutere su dehors e piani commerciali, si siano rivelate afasiche in materia) a lanciare un segnale forte, chiaro nei confronti della politica e dell’amministrazione.
Il giorno in cui verrà convocata la conferenza di servizi, il presidente, il direttivo dopo avere espresso la propria contrarietà, diano in massa le dimissioni, si affidino ad una assemblea di tutti i soci; sarà un segnale, certamente non penalizzante per l’attività svolta, anzi, un messaggio anche mediatico di critica e di scontento da parte di una categoria che ha la sensazione di lavorare sempre contro:che nonostante la acclarata importanza viene reputata una cenerentola economica.

Tullio NunziMeno poltrone più panchine