Lo sfogo dei residenti: “Casaletto Rosso abbandonato tra rifiuti e degrado”

CIVITAVECCHIA – E’ un appello civico quello che giunge all’Amministrazione comunale da un residente del Casaletto Rosso, zona ancora troppo dimenticata nella periferia di Civitavecchia.

La situazione che denuncia il Sig. Isacco Rossi, residente in via Ligustri, viene definita senza mezzi termini “disastrosa” e la documentazione fotografica inviataci conferma senza dubbio il suo giudizio.

“L’emergenza maggiore – commenta il Sig. Rossi – è la situazione del manto stradale, che in tutta la città è pessima, ma nella zona dove vivo è ancora peggiore: carreggiate con larghezza insufficiente a far transitare due auto, carreggiate strapiene di buche e le auto che transitano per evitarle invadono la ‘carreggiata’ opposta con rischi per l’incolumità pubblica, sia degli occupanti delle auto che delle tante persone che scelgono di fare passeggiate o corsa in una bellissima zona dove l’aria è piacevole da respirare. Strade senza segnaletica che indicano una velocità da rispettare e tanti incivili con suv e fuoristrada che prepotentemente guidano a forte velocità. Personalmente ho rischiato l’incidente frontale varie volte e ho spaccato ben 3 specchietti retrovisori”.

Altra criticità è poi quella della raccolta porta a porta, che nelle zone periferiche viene effettuata in centri di raccolta sulle strade. “Dopo 2/3- prosegue il Sig. Rossi – anni abbiamo notato, tristemente, che l’inciviltà di alcuni cittadini causa sporcizia dappertutto. Varie volte abbiamo scritto al comune (tramite pec) chiedendo la raccolta porta a porta come avviene in centro perchè ognuno deve essere responsabile della propria spazzatura. La campagna circostante è piena di rifiuti che con il vento si disperdono ovunque”.

Amara la conclusione di Isacco Rossi: “Vogliamo essere trattati come cittadini delle altre zone, paghiamo le tasse regolarmente. Sicuramente ci saranno degli abusivi, ma le persone che vivono qui regolarmente devono essere tutelate. Non abbiamo fogne né illuminazione stradale. Chi ha costruito regolarmente ha pagato la ‘Bucalossi’ e i servizi dopo 20 anni ancora non ci sono”.