L’Idv: “Chiara incompatibilità ambientale per il megadigestore”

megadigestoreCIVITAVECCHIA – E’ un corposo documento quello redatto dalla sezione cittadina dell’Italia dei Valori in cui vengono espresse le osservazioni al procedimento di giudizio di compatibilità ambientale del megadigestore che la società Renerwaste vorrebbe realizzare sui Monti della Tolfa, in località Spizzicatore.
Nel documento l’Idv parla espressamente di “incompatibilità ambientale” dell’impianto, richiamando la già critica situazione del territorio per l’inquinamento prodotto dagli insediamenti termoelettrici di Tvs e Tvn, dal Porto e dalle infrastrutture stradali e autostradali. Aspetto che, rileva l’Idv, non viene preso in considerazione nell’analisi ambientale della Renerwaste per la realizzazione del megadigestore.
“Il progetto – spiega l’ex Consigliere comunale Vittorio Petrelli – e in particolare lo studio ambientale, è carente di una analisi complessiva e di interazione tra i vari fattori ambientali; tra l’altro l’unico studio di Via sul territorio (1999) è stato realizzato da Enel Spa in occasione della riconversione della centrale termoelettrica di Tvn. In quel periodo, l’attività portuale non comportava il livello di inquinamento attuale, a causa della mancanza delle infrastrutture che in seguito hanno assicurato l’incremento del traffico”.
Anche se l’aspetto più critico del progetto, a prescindere dalle sue potenziali capacità produttive certamente eccessive rispetto alle effettive necessità del territorio, secondo Petrelli è la sua collocazione all’interno di un’area Zona a Protezione Speciale.
“La normativa vigente – prosegue l’esponente dell’Idv – indica la possibilità di deroghe in Zps solo in caso di esistenza di imperanti motivi di interesse pubblico (che devono essere descritti e relazionati) che prevedono comunque la definizione di misure di compensazione, oppure, in caso di esistenza di considerazioni connesse con la salute umana e la sicurezza pubblica e con importanti benefici per l’ambiente (che devono essere sempre relazionati e descritti) o in caso di interessamento di specie prioritarie o habitat prioritari. Anche in questo caso vanno previste misure compensative”.