L’Idv: “Basta varianti, serve un nuovo Piano regolatore”

panorama CivitavecchiaCIVITAVECCHIA – “Il fallimento della politica urbanistica dell’Amministrazione del fare sta gettando il settore sull’orlo del baratro indipendentemente dagli esiti finali di queste vicende giudiziarie”. Ne è convinta l’Italia dei Valori all’indomani del sequestro, l’ennesimo in città, del cantiere di via Terme di Traiano effettuato nei giorni scorsi dalla Guardia Forestale.
“L’urbanistica di Civitavecchia non ha mai goduto di buona salute – affermano dalla sezione cittadina dell’Idv – Le 32 varianti ne sono una chiara testimonianza, le stesse regole hanno disatteso norme importanti come quella sull’applicazione degli standard urbanistici. Spesso si va ad intervenire in zone già sature. Pur in tale situazione, pur essendo consapevoli tutti di ciò, contraddicendo le promesse elettorali, l’amministrazione del fare non ha  voluto procedere ad una rivisitazione del Prg ma ha lasciato spazi ad interventi sommari o parziali richiamando spesso leggi con interpretazioni di parte ed illegittime. La scaltrezza ha caratterizzato il modus operandi dell’amministrazione del fare che ha raggiunto in questi ultimi mesi il suo apice quando paradossalmente è stato designato un assessore dopo l’interim del Sindaco, durato oltre un anno, l’assessore Nunzi per intenderci”.
La proposta che avanza l’Idv è dunque quella di rimettere mano al Piano Regolatore “che non solo era una promessa elettorale di quest’Amministrazione ma che ora più che mai diventa una necessità per uscire dalla crisi in cui è precipitato questo settore produttivo”.
“Perché continuare con altre varianti che hanno solo risvolti clientelari e che non producano qualità – incalzano i dipietristi locali – Nei cassetti del Comune giace una proposta di nuovo Piano Regolatore redatto con la collaborazione del prof. Carrer, già pagato, ed oggi, con l’approdo di Piacentini, al settore Edilizia questa strada potrebbe essere percorribile con buoni risultati essendo  anche lui tra i progettisti unitamente all’ex dirigente Correnti. Perché insistere invece  in una a vicolo cieco?”.