CIVITAVECCHIA – “Rischiamo di perdere 150 posti di lavoro”. La denuncia arriva dal Presidente della Nuova Officina Enrico Leopardo, che questa mattina ha confermato, dati alla mano, quanto già trapelato nei giorni scorsi ovvero l’imminente chiusura della divisione Enel Gem, committente da cui dipende il cantiere di Torrevaldaliga Nord, a partire dal prossimo 29 febbraio.
“Tale decisione è stata presa in modo unilaterale e poi comunicata al Sindaco – ha affermato Leopardo – il tutto sotto silenzio e senza alcuna reazione, cosa c’è dietro?”. A destare stupore e preoccupazione non la chiusura del cantiere di Tvn in se per sé, cosa ovviamente preventivabile una volta terminata l’opera di riconversione della centrale, quanto il fatto che i lavori di trasformazione dell’impianto non sarebbero ancora ultimati. “Tale situazione è assurda – ha aggiunto il Presidente della Nuova Officina – Solo alcuni esempi per comprendere il gravissimo comportamento dell’Enel nei confronto della città: il cantiere di La Spezia è rimasto aperto per circa trent’anni, lo hanno chiuso soltanto il 31 Dicembre 2011; il cantiere di Brindisi è aperto ininterrottamente da quaranta anni , il cantiere di Sulcis è aperto ininterrottamente da trentacinque anni”.
Leopardo ha snocciola poi alcuni dati occupazionali sul cantiere Tvn: “Dal punto di vista occupazionale la chiusura del cantiere sarà un danno grave: attualmente infatti vi sono impegnati 140 unità delle imprese che stanno svolgendo i lavori; 15 unità dei servizi (guardiania, pulizie, portineria ecc.); 15 unità Enel.”
Di questi posti probabilmente non se ne avrà più traccia, a parte gli interni Enel che saranno ricollocati. “In un momento come questo sarebbe molto preoccupante per la nostra città.” Secondo l’esponente del Pd il cantiere non dovrebbe essere ancora chiuso visto che “vi sono ancora lavori per cui è richiesta la presenza di quella struttura: la demolizione della turbina della sezione 1, la realizzazione del bosco, i lavori al parco nafta, la realizzazione del teleriscaldamento come previsto dalla convenzione e infine i lavori sui moli di attracco (carboniere , ceneri gessi)”.
La proposta lanciata da Leopardo è quella di una grande manifestazione davanti ai cancelli Enel di tutto il centrosinistra, sindacati e imprese da tenersi entro la fine del mese.