“Le Quai des brumes (il Porto delle nebbie)”

CIVITAVECCHIA – Assessorato all’Urbanistica, innalzamento di diritti e certificazioni urbanistiche, emergenza abitativa, cementificazione selvaggia…di tutto e di più nel nuovo fuoco di accuse che l’opposizione di centrosinistra lancia all’indirizzo dell’Amministrazione Cinque Stelle in questa nota a firma dei Consiglieri Marco Piendibene, Rita Stella, Marco Di Gennaro, Pietro Tidei e Mirko Mecozzi.

“Dopo le magre figure consumate nell’ambito dei lavori pubblici e più precisamente a causa delle trascurate perdite idriche ed i reiterati passi falsi nel cantiere del mercato (strisce sbagliate, lavori fermi, stati di avanzamento pagati senza documenti e certificazioni, verifiche sismiche inesistenti ecc.) anche l’altro ufficio guidato dal neo assessore non ci pare stia vivendo un periodo esaltante. Infatti, con l’avvento del nuovo governo cittadino gli uffici di parco della Resistenza, sede dell’urbanistica e del governo del territorio, sembrano essere avvolti da una coltre di nebbia impenetrabile. Un distretto dove anche l’aria è immobile, avvolto da una cappa di esasperante foschia, laddove le giornate di apertura al pubblico si susseguono nella più totale desolazione per i cittadini, disorientati ed infuriati per l’incertezza che aleggia sulle loro istanze e sui loro diritti. E ciò avviene non per l’inerzia dei funzionari e dei dipendenti perché gli stessi, solo pochi mesi fa, hanno dimostrato competenza e professionalità. È l’era Pantanelli ed ogni pratica, anche quella inerente i piccoli interventi edilizi, si arena nel porto delle nebbie, nel luogo in cui il tempo perde la sua dimensione.
Un’Amministrazione che nella fase elettorale proclamava di voler puntare sul rilancio della micro economia, appena insediata ha avallato l’innalzamento indiscriminato di diritti e certificazioni nel settore edilizio. Ad esempio se nell’amministrazione Tidei un certificato di destinazione urbanistica costava al cittadino circa 50€, ora con Cozzolino ne costa 150. I diritti medi istruttori per istanze edilizie, nella passata Amministrazione, non superavano i 150€ mentre ora non bastano 500€ (senza contare i diritti per istanze gravate da vincoli paesaggistici). Il caso più emblematico è rappresentato da quei piccoli permessi legati all’artigianato o al commercio quali bar, pizzerie e dheors per i quali, su richiesta di una semplice istanza, si arriva fino a 1000€ di diritti e certificazioni.
Non parliamo poi della programmazione urbanistica: con la passata amministrazione di centrosinistra si erano acquisiti finanziamenti regionali per 4.500.000€ da destinare all’emergenza abitativa. L’obiettivo era quello di costruire oltre 100 alloggi in aree comunali, approvando progetti già presenti in atti della Regione. Cosa ha fatto il governo 5 stelle per non perdere questi finanziamenti già stanziati? Ed ancora, la scorsa giunta aveva appaltato 16 alloggi comunali sempre destinati all’emergenza abitativa con un altro finanziamento regionale, di altri 1.500.000€, già disponibile dal 2011. Cosa ha fatto il l’Assessore competente per dar corso a questo intervento indispensabile che darebbe le risposte chieste a gran voce dalle famiglie a basso reddito? Nulla che ci risulti e se così fosse quei finanziamenti andranno inevitabilmente persi o, come si dice in gergo urbanistico, perenti.
Tuttavia il paradosso più evidente dell’urbanistica delle nebbie lo si raggiunge con i 100.000 mc di edilizia residenziale speculativa sopra S. Gordiano (al fianco del campo da rugby), per i quali la Giunta Tidei aveva deliberato la volontà di revoca di ogni atto bloccando questa cementificazione massiccia proposta durante il periodo Nunzi Moscherini. È accaduto però, e questo ci pare francamente bizzarro, che il Commissario Prefettizio (che dovrebbe limitarsi all’ordinario) abbia ribaltato l’indirizzo della precedente Amministrazione inoltrando in regione il vecchio piano Moscheriniano. Oggi grazie all’ignavia dell’assessore, lo stesso Pantanelli che si agitava tra gli abitanti di via Veneto quando contestava la edificazione di alloggi comunali nell’area del palazzo di acciaio, questa colata di cemento rischia di diventare realtà. Il fatto che tra poco saranno approvati 100.000 metri cubi privati su un prato verde non sconvolge più gli ambientalisti a 5 stelle! La coerenza non è certo la dote più spiccata di questa maggioranza che si immedesima, solo a parole, negli slogan tanto utilizzati dal neo Sindaco:” basta alla cementificazione, basta alle speculazioni edilizie…“. Forse è tempo che il maestrale restituisca al porto delle nebbie un cielo terso e ai cittadini di via Veneto e S. Gordiano bisognerà cominciare a raccontare la verità”.