CIVITAVECCHIA – Che ormai l’esperienza e l’azione amministrativa del sedicente movimento inneggiante alla “glasnost” sia ormai giunta al punto più basso degli ultimi 18 mesi, è sotto gli occhi di tutti. La insofferenza e le critiche verso il Sindaco Antonio Cozzolino e la sua armata Brancaleone sono conclamate ed esternate ormai a cadenza frequentissima. E non parliamo solo dei commenti sui social network e su alcune testate telematiche, che comunque sono indicativi, ma anche e soprattutto nell’atteggiamento della gente comune nel quotidiano. L’isolamento dai vari strati della società civile, imprenditoriale, sindacale e istituzionali di quelli che, approfittando di un particolare momento politico, si erano spacciati populisticamente come paladini della legalità e della “buona amministrazione” è palese, lampante e tristemente evidente anche nelle manifestazioni di piazza, una volta predominio assoluto. Tuttavia l’attaccamento spasmodico alle poltrone, insieme ad un livello di inadeguatezza imbarazzante, ha fatto perdere completamente lucidità e anche la vergogna a tutti i principali interpreti di questo disastro. La nostra azione di opposizione ha contribuito, nel corso degli ultimi mesi, ha portare all’attenzione della pubblica opinione i tanti misfatti e le contraddizioni messe in atto da questa giunta, comprese le bugie balbettanti su Enel, Autorità Portuale e i grandi temi ambientali. Purtroppo di fronte, caso unico nella lunga storia politica cittadina, ad una maggioranza assoluta in Consiglio Comunale e ad un governo monocolore, non è abbastanza sufficiente. Per questo motivo è nostra intenzione organizzare prossimamente degli incontri pubblici, a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, dove spiegheremo anche attraverso i nostri rappresentanti del gruppo consigliare le innumerevoli colpevolezze e danni che questa amministrazione è riuscita a causare. Dibattiti aperti dove ognuno possa manifestare la propria insoddisfazione e le proprie critiche, dando contemporaneamente un segnale forte di opposizione costruttiva. Proprio in questa ottica abbiamo formulato alcune domande che noi e le tante persone che quotidianamente ci contattano, vorremmo porre ai nostri attuali governanti. Le tematiche sono legate ai vari aspetti critici attualmente presenti nel contesto locale, e sono rivolte in particolar modo al Sindaco e agli Assessori competenti:
- La disoccupazione cittadina è aumentata nel 2015 di circa 2 punti rispetto alla media nazionale. Che tipo di iniziative e che piano di rilancio avete approntato per invertire questa tendenza? Quali sono le azioni e gli strumenti di supporto messi in atto affinché i senza lavoro, soprattutto giovani, siano agevolati nella ricerca di nuova occupazione?
- Le imprese locali, nessuna esclusa, sono in forte crisi economica anche a fronte di un generale anche se timido segnale di ripresa. Questo nonostante in presenza di forti servitù ad alto impatto lavorativo, quali Enel, Porto mercantile e crocieristico. Quali sono gli impegni che avete assunto verso questi Enti affinché ci sia un rilancio e contemporaneamente la salvaguardia dell’imprenditoria cittadina? In che tempi?
- Ai 30 ex dipendenti Italcementi, che hanno creduto alle bugie dell’amministrazione e costituito una cooperativa ad oggi del tutto inattiva e destinata alla chiusura, come pensate di evitare che le loro famiglie si trovino in una situazione prossima di indigenza?
- Come pensate di mettere a regime una manutenzione programmata seria ed efficiente dei beni pubblici quali strade, marciapiedi, verde pubblico e decoro urbano? Leggiamo di impegni economici ancora in itinere per sanare la disastrosa situazione delle buche e delle perdite idriche stradali. Perché tutto questo non è stato precedentemente attuato, visto il degrado ormai quasi insanabile (soprattutto nelle periferie) se non con investimenti ben più massicci di quelli ipotizzati?
- Quasi tutti i Comuni del comprensorio, attraverso costituzione di strutture competenti, hanno realizzato progetti e presentato domande di partecipazione per l’erogazione di fondi strutturali, mirati alla pubblica utilità, ad Enti Regionali e Comunitari. Quanti di questi fondi sono stati richiesti per Civitavecchia, che importi sono stati elargiti e quanti sono stati impegnati?
- Le attività commerciali in città sono in piena stagnazione. L’azione repressiva e per certi versi priva di logica ha prodotto di fatto solo l’eliminazione dei dehors. Quale tipo di intervento state predisponendo per un rilancio delle attività, in vista della ormai prossima stagione crocieristica ed estiva?
- Le vicende Privilege e Interporto, al di là delle vostre belle parole di circostanza, sono tutt’ora causa di perdite di posti di lavoro e di danni economici alla comunità. Considerando che ambedue le crisi riguardano il territorio comunale, quali iniziative concrete e risolutrici state predisponendo nei confronti delle due criticità?
- Vicenda partecipate. Ad oggi non solo questa amministrazione ha navigato a vista, ma di fatto con colpevole ritardo ha contribuito ad aumentare i debiti che le aziende continuano ad accumulare. Debiti che, se da un lato sono parte determinante dell’irresponsabile aumento delle tassazioni sui servizi, dall’altro non consentono di assolvere in maniera cogente gli impegni sulle regolarità contributive e sui pagamenti regolari dei salari. Tutto questo in mancanza di un serio piano di risanamento industriale e di una altrettanta seria politica di rilancio del servizio. Talmente latente che addirittura il suddetto piano è stato predisposto e presentato recentemente dai sindacati stessi i quali si sono sostituiti alle responsabilità di indirizzo che qualsiasi amministrazione capace avrebbe da tempo elaborato. Perché dopo quasi 2 anni, ad oggi la situazione è ancora in fase di stallo? Perché l’Assessorato non riesce neanche a produrre un documento tecnico la cui importanza è alla base di una politica di rilancio? E ancora: quali sono le tempistiche che ci assicurate siano rispettate affinché la vertenza giunga a conclusione e le stesse partecipate siano risanate e poste in condizione di operare in regime di produttività.
A queste poche domande, che poi sono quelle che la maggior parte della gente si pone, ci aspettiamo risposte che siano, per una volta, serie e circostanziate. Non ci basta che uno qualsiasi dei consiglieri di turno faccia il compitino semplice e ci propini l’elenco scolastico delle cose fatte, come recentemente e con imbarazzo (per il sacrificato di turno) abbiamo assistito.
Se poi questo non fosse, con un sussulto di coscienza e di onestà intellettuale (che comunque in qualcuno non manca) ci dicessero chiaramente che la spaccatura ormai conclamata tra i “fedelissimi ideologi” e parte dei consiglieri nonché di ex attivisti delusi, è una delle cause dell’immobilismo quasi cadaverico di questa giunta e, perché no, anche della vergognosa mancata convocazione dei Consigli Comunali da almeno un mese a questa parte.
Chiudiamo facendo riferimento ad una notizia pubblicata sugli organi di stampa recentemente.
Beppe Grillo ha dichiarato di voler ritornare a fare il comico. Assunto che pochi si sono accorti che avesse cessato di esserlo, consigliamo ai nostri seguaci locali pentastellati di percorrere la strada inversa: cessino di fare i comici e iniziassero ad avere un pizzico di serietà verso i loro concittadini. Ad esempio iniziando a dimettersi….
La segreteria del PD