CIVITAVECCHIA – Folta presenza di precari, disoccupati e studenti di Civitavecchia, come annunciato, alla manifestazione contro il precariato svoltasi sabato a Roma nell’ambito della mobilitazione nazionale lanciata dallo slogan “Il nostro tempo è adesso. La vita non aspetta”. Tra loro, sostenuti dalla Cgil CdLT che ha messo a disposizione alcuni pullman, anche molti lavoratori e lavoratrici interinali del Porto che hanno manifestato dietro uno striscione, retto da guanti sporchi di lavoro, con la scritta “le mani pulite”. Una presenza che non è passata inosservata durante il corteo, tanto che le sono state dedicate molte foto ed interviste televisive e giornalistiche, e a cui gli organizzatori hanno voluto dare particolare risalto concedendo a fine manifestazione un intervento dal palco nel comizio finale.
Evidente e chiaro il riferimento della scritta sullo striscione, alle infiltrazioni malavitose che interessano le attività nel porto e molti altri settori economici e produttivi del nostro territorio. Forte la richiesta di legalità, moralità e cambiamento.
“Una richiesta che cozza, a mio giudizio, con quanto propone la politica locale rispetto al futuro del Porto e della città di Civitavecchia – commenta non senza polemiche il segretario dela Cgil Cesare Caiazza – E’ di ieri il pronunciamento a maggioranza del Consiglio Comunale sulla ‘terna’ da presentare per la quasi imminente nomina del presidente dell’autorità portuale. Davvero nulla di personale nei confronti di Gianni Moscherini ma, rispetto ad una situazione moralmente, economicamente e socialmente insostenibile ritengo che – sia il Porto che la città di Civitavecchia – abbiano bisogno di novità, di discontinuità e di radicale cambiamento”.