CIVITAVECCHIA – Era il 20 maggio del 2007 quando l’allora candidato sindaco per il Patto Città Giovanni Moscherini prometteva ai pendolari civitavecchiesi un incontro per comprendere e cercare di risolvere le loro difficoltà.
Tutto ciò era spiegato in un’accorata lettera indirizzata al Comitato Pendolari Civitavecchia–Santa Marinella, nella quale l’attuale sindaco si diceva particolarmente sensibile al problema del pendolarismo e dichiarava di volerlo abbattere per quanto possibile, creando nuove opportunità lavorative e di studio in città, ma soprattutto di voler migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari: migliore qualità della tratta, più treni, più pulizia, treni no stop Roma–Civitavecchia e tante altre belle parole. Questo quello che prometteva Moscherini nella lettera del 20 maggio 2007.
Come è noto, Giovanni Moscherini ha vinto le elezioni ed è diventato sindaco: cosa ha fatto per i pendolari?
Assolutamente niente secondo il Comitato.
“Leggere tante belle parole dopo 4 anni di ‘impegno zero’ da parte del sindaco è veramente istruttivo – spiegano i membri del Comitato Pendolari – ma ogni tanto bisogna pur rinfrescarsi la memoria, perché in questa città, come nel Paese, troppi hanno la lingua lunga e la memoria corta. Vogliamo, infine, rassicurare il sindaco: stia tranquillo, da ora alla fine del mandato non gli romperemo più le scatole, tanto i ‘cari pendolari’ hanno ormai capito di interessargli solo in campagna elettorale”.
E come non comprendere questo atteggiamento di totale sfiducia? A quattro anni dalla bella lettera scritta, è bene ricordarlo, in campagna elettorale, il pendolarismo dei civitavecchiesi non è stato ovviamente abbattuto (cosa impossibile e ridicola, quanto ingiusta, da promettere), ma è nettamente peggiorato nelle condizioni. Treni soppressi, sempre più sporchi, fasce orarie nelle quali ci sono treni che hanno istituzionalizzato ritardi indecenti, sovraffollamento destinato come sempre ad intensificarsi con l’aumento estivo del traffico crocieristico, Intercity che costa 150 euro (da versare in unica soluzione), nessun convoglio speciale che parta dal porto, nessun treno in più negli orari critici. Insomma, la stessa situazione di quattro anni fa.
E, per di più, l’auspicato incontro con i membri del Comitato pendolari non è mai avvenuto.
“Alcuni giorni fa – spiegano dal Comitato – su diversi organi di stampa, in risposta alle nostre segnalazioni circa i disagi provocati ai pendolari dalla nuova raffica di soppressioni programmate da Trenitalia, il sindaco Moscherini dichiarava urbi et orbi ‘Si, incontrerò i pendolari!’. La dichiarazione era condita, a mo’ di giustificazione, da una risibile precisazione circa le difficoltà di contattare un referente del Comitato pendolari Civitavecchia, nonostante le lettera, protocollata al Comune il 22 luglio 2008, avesse tanto di generalità ed indirizzo dell’allora Portavoce. Insomma, erano 3 anni che ercava un indirizzo per risponderci! In ogni caso, a questa solenne promessa di incontro, ad oggi non è stato dato alcun seguito, e nessuno del nostro Comitato è ancora stato contattato. Dunque tutto tace, come del resto da 3 anni a questa parte”.