“L’acqua pubblica ha troppi finti paladini”

CIVITAVECCHIA – “L’acqua pubblica ha troppi finti paladini”. A parlare è l’Assessore ai Lavori pubblici Massimo Pantanelli, che si inserisce nel dibattito sulla gestione del servizio idrico dopo l’obbligo di adesione ad Acea Ato2 imposto dalla Regione Lazio. “I dati ed i fatti – afferma Pantanelli – sono oggetto di ragionamento e di riflessione per noi del M5S, agli altri lasciamo le chiacchiere. La delibera commissariale n. 75 del 2005, ovvero l’approvazione della Convenzione di Gestione con gestore Acea Ato2 Spa, l’avrebbe dovuta revocare l’Amministrazione Tidei, dove Sel aveva tre consiglieri e due assessori. Allora gli fu consegnata una proposta di delibera dal Comitato Acqua Pubblica, ma quella maggioranza non volle approvarla, perse tempo e così arrivò anche la sentenza del Consiglio di Stato che confermava l’obbligo di trasferire il servizio ad Acea Ato2 Spa. Se la delibera commissariale fosse stata revocata prima, forse quella sentenza sarebbe stata diversa, ma il Pd, Sel e compagni non l’hanno fatto e la sentenza oggi c’è e ha rafforzato i tifosi del passaggio ad Acea Ato2 Spa”.
“Nel frattempo – prosegue – è cambiato il mondo ed è inutile che la gente parli facendo finta di non saperlo. Certamente la delibera di Di Caprio la possiamo revocare e il relativo atto è pronto, ma grazie all’inerzia dell’allora maggioranza Tidei+Sel, alle leggi del governo Monti-Letta-Renzi e all’attuale inerzia della Regione Lazio, dove Sel é in maggioranza e propone Leggi con modalità proprie della minoranza, la nostra dicevo, rischia di essere una revoca che non incide sulla decisione della Regione di commissariare tutti i Comuni, strappare loro gli acquedotti e consegnarli ad ACEA ATO2 Spa. Anche la controdiffida è pronta, se qualche altro Comune aderisce, anche proponendo modifiche o integrazioni, ci fa piacere, altrimenti la invieremo da soli. Per quanto riguarda l’azienda speciale, vale lo stesso discorso di cui sopra. Quando, forse, si poteva istituire, Sel e l’amministrazione Tidei non l’hanno fatto. Oggi che non è tecnicamente possibile, la propongono come soluzione, dimenticando, peraltro, che le decisioni da prendere sul servizio idrico cittadino riguardano anche, inevitabilmente, la questione Hcs.
Per noi la situazione è chiara – conclude Pantanelli – evitare il passaggio ad Acea Ato2 SpA e garantire, per il futuro, che la gestione dell’acqua sia al 100% pubblica. La forma da dare a questo principio? Si deciderà quando la Regione, dove Sel è in maggioranza (corsi e ricorsi storici), approverà la legge sugli ambiti di bacino idrografico. Questo vale per Civitavecchia e per tutti gli altri Comuni che resistono al passaggio forzato ad Acea Ato2 Spa”.