La Regione vota e dice no al gas a Tvn

CIVITAVECCHIA – Esultano Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico dopo il no alla riconversione a gas di Torre Valdaliga Nord espresso ieri dal Consiglio regionale con l’approvazione del collegato alla legge di bilancio.

“Gli emendamenti proposti a Civitavecchia nati dalla sinergia tra PD e M5S – affermano i due gruppi consiliari cittadini – con il fondamentale contributo dell’ex Assessore all’ambiente Alessandro Manuedda sono ormai legge regionale. Vogliamo ringraziare l’assessore Roberta Lombardi tutti i consiglieri regionali che hanno votato, prima in commissione e poi in consiglio, gli emendamenti a partire dai nostri concittadini Gino De Paolis e Devid Porrello fino a Emiliano Minnucci e Michela Califano che hanno uno stretto legame con il nostro territorio. Tutti si sono spesi per creare le giuste condizioni perché il nostro lavoro potesse andare in porto nel migliore dei modi come poi è stato. Un ringraziamento è doveroso ai nostri consiglieri comunali che da sempre hanno seguito l’evolversi dei lavori da vicino e a tutti i comitati e le OOSS che ci hanno supportato in questo percorso. Consapevoli del fatto che c’è ancora strada da fare, oggi possiamo dire che è stato posto un importante tassello per cambiare volto alla nostra città e al comprensorio e per dare la possibilità alla nostra Comunità di decidere autonomamente del proprio futuro”.

Un risultato salutato con grande soddisfazione anche dal Comitato No al Fossile Civitavecchia: “Il voto di ieri – si legge in una nota stampa – per niente scontato, dimostra che la tenacia, la perseveranza e la determinazione di un intero territorio possono vincere anche quando di fronte si hanno avversari influenti e potentissimi come Enel. La lotta tuttavia non finisce qui. Dopo questo importante e significativo risultato sarà ora fondamentale concentrare tutti i nostri sforzi affinché anche il Governo elimini definitivamente le turbogas dai suoi piani di transizione e si impegni allo stesso tempo a sostenere senza esitazione quei progetti alternativi che, come nel caso delle fonti rinnovabili e delle comunità energetiche territoriali, sarebbero utili non solo in funzione ecologista, ma anche in chiave di rilancio occupazionale. In questo senso, purtroppo, le iniziative e le recenti dichiarazioni dei ministri Cingolani e Giorgetti non ci lasciano ben sperare. La giornata di ieri dimostra però che anche le battaglie più dure si possono vincere e che ogni risultato è alla nostra portata. Proprio per questo, già dalle prossime settimane, lanceremo insieme a tantissimi altri comitati italiani, incontri ed iniziative nazionali che culmineranno ad ottobre con una grande mobilitazione a Roma. Un centimetro alla volta, senza esitazione, faremo ciò che c’è da fare. Oggi la regione Lazio, domani il Governo italiano. La giusta transizione non passa dalle fonti fossili”.