CIVITAVECCHIA – Su una sola dichiarazione di quelle che si sono rese alla stampa in questi giorni sono d’accordo: il porto è troppo importante.
Di fotografie ingiallite ce ne sono tante, forse anche troppe ma soprattutto di capitoli chiariti e risolti come le citate ispezioni del MEF, archiviate dopo che ai rilievi dell’ispezione si è risposto compiutamente e tutte le spiegazioni sono state recepite senza ulteriori segnalazioni, così come la Corte dei Conti che non ha mai avanzato pretese o avviato procedimenti.
Le guerre, come sempre, arrecano i maggiori danni alle parti deboli, in ambito portuale ai lavoratori. Dispiace vedere che davanti alle dichiarazioni, professionali e pacate, di una donna si alluda a problemi personali, a sfoghi o addirittura, come ha fatto qualche testata locale, a civetterie (e parole peggiori) per le quali vorrei esprimere la mia solidarietà alla dottoressa Macii. Troppo spesso le donne che occupano ruoli importanti diventano oggetto di allusioni o insulti che dovrebbero essere stigmatizzati e non alimentati soprattutto dalle donne.
Alle donne di Civitavecchia, a quelle che non hanno padri e padrini, rivolgo l’invito a dire basta a questi atteggiamenti sessisti e fare un plauso ad una delle poche donne che ricopre un ruolo verticistico in un ambiente quasi esclusivamente maschile.
Mi auguro che i contrasti all’interno dell’Autorità possano essere superati senza allontanamenti o richieste di dimissioni. Il porto non sta vivendo uno dei suoi periodi migliori e la mancanza di continuità non gioverebbe a tutti quei lavoratori che oggi hanno bisogno di una stabilità lavorativa ed economica e non di assistere a teatrini in cui “la famiglia” per eccellenza si scaglia contro ipotetiche famiglie all’interno del porto.
Il porto è troppo importante.
Claudia Feuli – Segretaria dei Giovani Democratici di Civitavecchia