La maggioranza abbandona l’aula: sciolto il Consiglio comunale sulla mensa scolastica

mensa scolasticaCIVITAVECCHIA – Prima il bando per la vendita di Hcs pubblicato all’indomani dei referendum, poi il Consiglio comunale sulle tariffe del servizio mensa scolastico che salta per mancanza del numero legale. Non proprio due bei biglietti da visita per l’Amministrazione che in appena 48 ore manda pessimi segnali di ascolto e rispetto nei confronti della cittadinanza. La massima assise convocata per oggi per discutere sulla sentita questione della mensa ha infatti avuto vita breve, causa la defezione tra i banchi della maggioranza di numerosi consiglieri che non sono riusciti a mantenere il numero minimo per continuare e rendere valida la seduta. Che si è risolta quindi con un nulla di fatto soprattutto rispetto alle integrazioni che dall’opposizione, e non solo, giungevano alla delibera di Giunta incriminata già modificata lo scorso 11 giugno su iniziativa dell’Assessore Vinaccia. In particolare il Consigliere dell’Idv Vittorio Petrelli aveva chiesto stamane di introdurre nel nuovo sistema tariffario due principi: il pagamento da parte degli utenti solamente quando si usufruisce del servizio; il rispetto della qualità dei pasti rispetto agli standard di capitolato ed un sistema di controllo più efficace di quello finora impiegato. Punti che sembravano registrare una certa convergenza tra maggioranza e opposizione ma rimasti poi carta straccia allorché, appurati i vuoti tra i banchi, il Segretario comunale ha dichiarato sciolta la seduta.
Dopo l’intervento introduttivo di Vinaccia, che ha illustrato le modifiche apportate alla seconda delibera, e quello del Sindaco Moscherini, che ha in sostanza difeso l’operato della Giunta, si è infatti registrato l’intervento del Presidente Cappellani a cui, su richiesta della maggioranza, ha fatto seguito una interruzione di dieci minuti della seduta. Scaduti i quali, tuttavia, si è assistito alla grande fuga dei Consiglieri del Patto per la città: nessuno è infatti rientrato nell’Aula Pucci.
Insomma, un’altra bella figura per questo desolante Consiglio comunale.