“La critica dei dipendenti comunali era verso un solo dirigente”

ComuneCIVITAVECCHIA – Si schiera a difesa dei lavoratori comunali, nella querelle con i Dirigenti di Palazzo del Pincio, il sindacato della Cisl Fp dopo la nota con cui ieri Bruno La Rosa, Massimo Piacentini e Gabriella Brullini chiedevano maggiore tutela da parte dell’Amministrazione. 
“Leggiamo sulla stampa di difese d’ufficio di alcuni dirigenti comunali – afferma infatti per la Cisl Massimo Bonomo – come se le decisioni scaturite nel corso dell’Assemblea dei lavoratori fossero mirate esclusivamente ad infangare e/o sminuire il ruolo della dirigenza comunale.
Naturalmente niente è più falso, dal momento che l’Assemblea dei lavoratori si è espressa nei confronti di un singolo dipendente, già giudicato negativamente dall’organo di controllo e valutazione, tanto è vero che anche l’amministrazione comunale è intenzionata a sopprimere l’area. Onfatti, nella proposta di deliberazione ‘nuova struttura organizzativa del Comune’ presentata alle OO.SS. l’area è stata cassata. Cosa significa questo?”.
La Cisl Fp afferma poi di voler evitare polemiche strumentali e dirottare l’attenzione verso la risoluzione di problemi urgenti quali il fondo 2010 “non ancora chiuso, non per negligenza sindacale, bensì per evanescenza della Parte Pubblica”. Queste dunque le richieste avanzate dal Sindacato per conto dei dipendenti comunali: “Non si tagli sempre e ancora sulle scarse risorse assegnate al personale dipendente; che non si risparmi, come invece sta  avvenendo , sulle piccole indennità da corrispondere  ai lavoratori, invocando  una maggiore attenzione al contenimento delle spese, quando invece si spendono i soldi della collettività,  senza  decenza alcuna,  per l’assunzione di articoli 90, che ormai  affollano, spesso con funzioni improprie,  i nostri uffici”.
“Il Sindacato – prosegue Bonomi – non deve e non può abbandonare il suo naturale ruolo negoziale, non deve e non può, soprattutto in questo particolare momento politico ed economico, cadere nell’errore di sottrarsi al confronto.Significherebbe perdere in partenza, perché è nel confronto, quando questo si fonda sulla sincera volontà di arrivare alla risoluzione del problema, che si trovano le risposte certe e concrete che i lavoratori attendono”.