La Corte dei Conti annulla la condanna di Renda e Cutellè

salvatore rendaCIVITAVECCHIA – Sentenza storica per la futura giurisprudenza in materia di società. La Corte dei Conti ha annullato la sanzione di 332.085,00 euro ai danni del dott. Salvatore Andrea Renda e di 150.000 euro per il dott. Aldo Cutellè, rispettivamente Consigliere e Sindaco revisore dei conti di ETM Spa, per una deliberazione del Cda di ETM del luglio 2007. La Corte dei Conti si è limitata ad annullare la sanzione senza entrare nel merito della questione autodichiarando, per la prima volta a livello nazionale, la propria mancanza di giurisdizione sulla materia del contendere. Per circa trenta anni la Cassazione ha appoggiato e confermato le sanzioni espresse dalla Corte dei Conti. Dal 2009 in poi si sono succedute circa sette sentenze in cui invece la Cassazione ribaltava le decisioni della Corte dei Conti dichiarando la mancanza di giurisdizione in materia di quest’ultima. Con il caso Renda c’è stata una svolta storica in cui è la Corte dei Conti stessa ad autodichiararsi impossibilitata a deliberare a tal riguardo. Finiscono così anni di lotta e di angoscia, cominciati con una relazione sottoposta all’attenzione della Guardia di Finanza in cui si accusava il dott. Renda di imputazioni criminose che si sono rivelate essere false e, proprio a causa della falsità di tali accuse, tutti i giudici che lo hanno imputato in una prima istanza, sulla base della relazione della Guardia di Finanza, sono ora indagati. “La soddisfazione di aver avuto ancora una volta ragione si concretizza in alcune considerazioni: – ha dichiarato Renda in conferenza stampa – i bucanieri delle Istituzioni che pensavano, dopo aver creato un contesto di corruttela ed irregolarità diffuse, di poter disporre della Corte dei Conti, della Polizia giudiziaria e di parti dello Stato, come fossero propri compari, hanno avuto vita estremamente breve. Con grande soddisfazione – continua – ho trovato conferma al convincimento che il sistema ha ancora dei forti anticorpi in grado di neutralizzare azioni di profilo astrattamente massonico e lobbistico di soggetti ai quali orgogliosamente mi sono opposto. La decisione della Corte dei Conti – prosegue Renda – va accettata nella consapevolezza che i giudici hanno diplomaticamente posto rimedio ad una situazione di estremo imbarazzo in cui alcuni si erano cacciati. Da un punto di vista tecnico va evidenziata la portata della decisione che ridisegna, dopo decenni di incertezze, i limiti giurisdizionali della Magistratura Contabile sull’intero territorio nazionale, accogliendo appieno le tesi del sottoscritto e del dott. Cotullè, interpretate con estrema professionalità e competenza dall’Avvocato Ludovico D’Amico, a cui va il mio personale ringraziamento”, ha concluso Renda.

Francesca Ivol