CIVITAVECCHIA – Un altro “colpo di mano” della maggioranza Moscherini in Consiglio comunale? I presupposti, secondo l’opposizione, sembrano esserci tutti, ed il tema su cui il Sindaco appare pronto ad una nuova prova di forza all’Aula Pucci è di quelli che scatena interessi e appetiti: tanto per cambiare l’urbanistica. Pomo della discordia gli undici Programmi integrati predisposti da Palazzo del Pincio che Moscherini vorrebbe a tutti i costi approvare entro la fine del suo mandato ma sui contenuti, a quanto pare, in pochi hanno effettiva cognizione di causa. Prova ne sia il fatto che la Commissione urbanistica, che da oltre due mesi cerca di discutere nel merito gli undici Programmi, non è mai riuscita ad affrontare la questione nonostante le sollecitazioni giunte dai consiglieri membri della stessa maggioranza, oltre che naturalmente da quelli dell’opposizione. Motivo: la mancanza di numero legale nella Commissione o la ripetuta assenza dell’Assessore competente ad illustrare il provvedimento, Mauro Nunzi, e del Dirigente di settore Massimo Piacentini. L’ultima seduta “in bianco” si è consumata stamattina, quando ancora una volta è venuto a mancare il numero legale provocando la furibonda reazione dell’opposizione e mettendo alle strette il Presidente della Commissione urbanistica Luigi Di Marco (nella foto) , il quale ha formalmente presentato le sue dimissioni con tanto di lettera protocollata.
“E’ evidente – ha affermato stamattina il Capogruppo del Pd Marco Piendibene nella conferenza stampa tenuta insieme ai colleghi Alessandro Manuedda e Vittorio Petrelli – che si vuole andare ad una approvazione forzata dei Programmi integrati senza una discussione preventiva nelle sedi competenti e senza che i Consiglieri comunali possano comprendere a fondo i contenuti degli undici Piani. Un ennesimo atto di arroganza del Sindaco e della sua maggioranza oltre che del Presidente del Consiglio Cappellani che, pur sapendo come la Commissione urbanistica non ha avuto modo di discutere i Programmi, ha già annunciato che li metterà all’ordine del giorno per il Consiglio comunale dell’1 e del 2 marzo”.
Il problema, denuncia Piendibene, non è solo di metodo ma anche di merito. “Siamo di fronte a dei progetti che produrranno una colata di mezzo milione di metri cubi di cemento, senza contare, soprattutto, che l’impianto urbanistico degli undici Programmi integrati poggia interamente sulla Variante alla variante 29 che non è stata ancora approvata dalla Regione. In sostanza l’Amministrazione comunale, con l’approvazione dei Piani, consentirebbe a dei privati di costruire su dei terreni che al momento sono ancora agricoli, assumendosi rischi di non poco conto”.
E sono proprio le responsabilità che comportano l’eventuale approvazione dei Programmi integrati su cui Piendibene richiama l’attenzione dei Consiglieri comunali di maggioranza in vista della massima assise dell’1 e del 2 marzo. “Abbiamo visto tutti cosa è accaduto recentemente a Cerveteri con l’approvazione di un Piano integrato su cui evidentemente non c’è stato il dovuto approfondimento. Questo pericoloso precedente dovrebbe suggerire a tutti cautela e rispetto delle regole”.