CIVITAVECCHIA – Xenofobia, razzismo,clandestini, rom, le parole. Accattonaggio, rovistaggio, furti, insicurezza diffusa. Siamo stati anche noi sollecitati da alcuni cittadini e commercianti di Civitavecchia sul fenomeno, tutto recente, dell’accattonaggio e del rovistaggio da parte di immigrati e non sarà certo la paura di essere tacciati di razzismo o di xenofobia che ci impedirà di raccontare i fatti e cosa ne pensiamo in proposito.
Ormai a Civitavecchia non si parla d’altro che di tutti questi fatti appena elencati; ognuno giustamente dice la sua, ma di una soluzione a questi problemi, nemmeno l’ombra.
L’unico che finalmente ha iniziato a smuovere le acque è l’assessore Frascarelli il quale ha dichiarato ufficialmente guerra a tutti quelli che ormai da tempo rovistano tra i rifiuti; la sua personale guerra ha portato alla luce due centri di raccolta illegali in pochi giorni, segno evidente che qualcosa sta cambiando.
E’ di oggi la notizia che anche le forze dell’ordine hanno iniziato a valutare seriamente il problema dei rom e dell’accattonaggio, sta bene così!!!
Quello che invece ha destato qualche interrogativo tra la cittadinanza, è l’intervista apparsa su un giornale telematico locale in cui alcuni ospiti della De Carolis hanno dichiarato senza mezzi termini che sono costretti a chiedere l’elemosina per potersi comprare medicinali, alimenti, sapone ed altri beni di necessità; di contro, nessun rappresentante della struttura nè tantomeno del Comune, si è degnato di smentire o confermare la notizia.
La cosa lascia pensare che forse la struttura è inadeguata o, peggio ancora, la gestione non è all’altezza della situazione.
Una cosa questa che potrebbe portare a conseguenze ben peggiori se non presa in tempo.
La nostra proposta è di rivalutare i criteri di gestione, magari incaricando esperti del settore a livello nazionale o organizzazioni umanitarie specializzate come la Croce Rossa Italiana.
Essendo solo centocinquanta ospiti, si farebbe ancora in tempo a ridistribuirli fra gli altri centri presenti sul territorio nazionale, ma se un giorno dovessero aumentare, si rischierebbe il collasso della struttura, con conseguenti ripercussioni su tutta la città.
Il Popolo della Città