Inumazione feti. “Bene la revoca, ma non va fatta alcuna convenzione”

CIVITAVECCHIA – Da “Le donne in difesa della 194” riceviamo e pubblichiamo:

“Da circa due mesi ‘Le donne in difesa della legge 194/78’ stanno chiedendo la revoca, la cancellazione e l’annullamento di delibere e convenzione sulla sepoltura dei residui abortivi e mettere fine al tentativo di criminalizzare le donne e colpevolizzarle perché ricorrono ad un diritto garantito da una legge dello Stato .
Qualche giorno fa la ASL ha pubblicato nel suo sito internet la delibera n 286 di revoca delle delibere di affido della gestione dei residui abortivi all’associazione ‘Difendere la vita con Maria’ e quindi della convenzione che di quei procedimenti è parte integrante.
Prendiamo atto che si ritorna allo status quo ante, cioè alla situazione esistente prima che l’associazione ‘Difendere la vita con Maria’ venisse a Civitavecchia a ‘insegnare’ la pietà alle donne. E cioè che sono le istituzioni dello Stato, le istituzioni pubbliche, non i privati che hanno scopi di speculazione ideologica, a gestire una materia delicata e personale come l’aborto.
Tuttavia nel testo di revoca permangono ambiguità e incongruenze che ci preoccupano. La nuova delibera infatti promette di rimodulare la convenzione.
Qualunque cosa significhi, noi diciamo che non va fatta nessuna convenzione.
La consegna a terze parti del servizio di inumazione dei prodotti abortivi, per noi, è illegittima e perciò saremo molto vigili su questo punto.
Abbiamo lottato per avere la legge 194 sulla maternità consapevole e il diritto di aborto, l’abbiamo difesa nel passato dal tentativo di criminalizzare le donne che vi ricorrono, la difenderemo sempre contro coloro che vorrebbero cacciare le donne nella solitudine e nella clandestinità”.

Le donne in difesa della 194