Inizia l’era Cozzolino, Alessandra Riccetti Presidente del Consiglio comunale

CIVITAVECCHIA – E’ ufficialmente iniziata quest’oggi, con l’insediamento del nuovo Consiglio comunale, l’era dell’Amministrazione Cozzolino, primo sindaco Cinque Stelle di Civitavecchia. Come da prassi, la prima seduta della massima assise comunale ha visto procedere alla ratifica dei consiglieri eletti e al giuramento del Primo cittadino, oltre all’elezione del Presidente del Consiglio. E anche in questo caso si è assistito ad una prima volta, con l’elezione al primo tentativo di Alessandra Riccetti, prima donna Presidente del Comune di Civitavecchia. La Riccetti ha ottenuto in totale 19 voti, raccogliendo presumibilmente anche tre preferenze dall’opposizione, se si danno per scontati i 15 voti disponibili del “gruppone” consiliare grillino e del Sindaco Cozzolino. Sindaco che ha proceduto poi alla enunciazione degli indirizzi programmatici della sua amministrazione e alla ufficializzazione della sua giunta, già annunciata del resto in piena campagna elettorale ed i cui nomi non hanno riservato sorprese rispetto a quelli già noti: Daniela Lucernoni Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali; Florinda Tuoro a Bilancio e Politiche Finanziarie; Gioia Perrone a Istruzione, Università e Innovazione Tecnologica; Massimo Pantanelli a Lavori Pubblici e Urbanistica; Alessandro Manuedda a Ambiente e Politiche del Territorio; Enzo D’Antò a Commercio, Turismo e Cultura; Marco Savignani al Lavoro. Quanto agli indirizzi programmatici non sono mancate schermaglie tra Cozzolino e l’opposizione, tra cui l’ex Sindaco Pietro Tidei, con il quale si è generata una prevedibile polemica sulle responsabilità dei conti in rosso del Comune. Nel complesso, comunque, una prima seduta di Consiglio comunale in cui si è rispettato il copione: maggioranza pronta a correggere gli errori del passato ma aperta al dialogo con la minoranza, e opposizione diffidente ma pronta a svolgere il suo ruolo con intransigenza ma senza pregiudizi e con spirito propositivo. Sarà veramente così? La storia insegna che difficilmente, nonostante i buoni propositi quasi obbligatori per bon ton ad inizio legislatura, maggioranza e opposizione riescono serenamente a collaborare. (foto di Simone Cervarelli)