CIVITAVECCHIA – Una lettera aperta che sa tanto di accorato appello quella che il comitato di Quartiere San Gordiano-Boccelle ha deciso di inviare a Sindaco e amministratori tutti dopo la nuova ondata di furti che sta seminando paura e tensione nelle due zone periferiche. Un problema su cui i residenti invocano misure immediate ed incisive da parte della politica e che, come rimarcano, è solamente lo specchio di un degrado ormai imperante a tutti i livelli nelle loro strade.
“San Gordiano, da fiore all’occhiello di Civitavecchia per tranquillità, verde e servizi è diventato il luogo più abbandonato della città – lo sfogo del Comitato – Non si può più vivere tranquilli perché terrorizzati dai ladri e piccoli delinquenti che si intrufolano in casa a tutte le ore per derubare; non si può lasciare nulla in macchina perché se ci si allontana anche pochi minuti malintenzionati spaccano il finestrino per impadronirsi di ogni valore; non si può godere i parchi pubblici perché pieni di sporcizia e di escrementi animali e perché tanti giovani senza alternative vi si ritrovano a bighellonare e commettere vandalismi; non si può camminare per strada senza sporcarti di fango per le perdite di acqua o senza slogarti una caviglia per le buche presenti su ormai tutte le vie del quartiere; non si può riciclare perché la raccolta differenziata non funziona; non ci si sostare all’aperto o passeggiare perché si è divorati dalle zanzare”.
“Come Comitato di quartiere – proseguono – abbiamo più volte sollevato questi problemi alla Circoscrizione e al Comune senza ottenere alcuna risposta. Vorremmo un po’ più di attenzione per i cittadini che pur pagando tasse salate vivono nel più completo abbandono. Chiediamo più controlli diurni e soprattutto notturni, una politica giovanile più attenta al quartiere, vorremmo che le nostre strade fossero riparate dalle buche dalle d’acqua, vorremmo che la raccolta differenziata fosse estesa anche a San Gordiano e che partisse concretamente a Boccelle”.
“Se qualche Assessore o Delegato avesse la capacità di intervenire sarebbe cosa veramente gradita – concludono dal Comitato – ma non ci si prenda in giro affermando che non ci sono risorse economiche perché per altre cose, di gran lunga meno urgenti, i fondi si sono trovati. E non raccontate che il Comune è assente perché se non siete messi in condizione di lavorare dovete dimettervi come fanno amministratori responsabili e con un po’ di amor proprio”.