Il Tar respinge il ricorso contro le prescrizioni ambientali per il Forno crematorio

CIVITAVECCHIA – Il TAR del Lazio ha rigettato la domanda cautelare della società Tempio crematorio per l’annullamento delle 18 prescrizioni ambientali imposte dall’ex Sindaco Cozzolino. A darne notizia è il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, che riporta uno dei passaggi più significativi dell’ordinanza, quella relativa al limite annuale al numero di cremazioni, laddove si afferma che “le prescrizioni stabilite non appaiono né irragionevoli né sproporzionate”.

L’ordinanza del TAR – commentano dal Gruppo del M5S – oltre a sottolineare che le prospettive di un futuro esito favorevole del ricorso presentato dalla società sono assai remote, conferma che, anche nel caso dell’AIA di TVN, sarebbe abbastanza complesso per il giudice amministrativo sostenere l’illegittimità di prescrizioni impartite dal Sindaco ai sensi del Testo unico delle leggi sanitarie finalizzate a introdurre misure di prevenzione primaria, come peraltro richiesto dalle maggiori autorità scientifiche nello studio Epidemiologico pubblicato dal DEP nel maggio 2016. Il TAR, infatti, ha ribadito che ‘ai sensi dell’art. 216 del Regio Decreto n. 1265 del 2934 il Sindaco è titolare di un generale potere di vigilanza sulle industrie insalubri e pericolose, che può anche concretarsi nella definizione di prescrizioni relativamente allo svolgimento dell’attività’. Risultato: il forno crematorio da qui al 31 dicembre dovrà rispettare il numero massimo di cremazioni prescritto per il secondo anno di attività oppure restare fermo, a meno che l’amministrazione comunale non decida di concedere una deroga, a dispetto dei proclami del vicesindaco Grasso e dell’assessore Riccetti di solo pochi mesi fa contro il forno crematorio che non esitavano a definire abusivo e che per questo doveva essere sequestrato e acquisito a patrimonio comunale.”

In allegato il testo integrale dell’ordinanza del Tar del Lazio: rigetto sospensione Tar forno crematorio 06.2019